ro
/
it  
 
 
 programmi
 accademia
 biblioteca
 borsisti
 archivio eventi
 corsi di romeno
 associazione AARR
 contatti

 
 
 
 Berlino
 Bruxelles
 Budapest
 Istanbul
 Lisabona
 London
 Madrid
 New York
 Paris
 Praga
 Roma
 Stockholm
 Tel-Aviv
 Varsovia
 Venezia
 Vienna

Gennaio - Marzo 2013

 

21 – 26 gennaio 2013. Inaugurazione: Lunedì, 21 gennaio 2013, ore 19,00
Accademia di Romania, Sala Esposizioni

RIFLESSIONI
Mostra di IRINA GROSU

Le opere di Irina Grosu invitano il pubblico in un ambiente speciale: gli effetti di sovrapposizione cromatica e la degeometrizzazione della forma nella composizione creano uno spazio inedito, ricco di significati. La superficie degli oggetti offre un gioco ambiguo tra forza fisica e tensione psicologica. Le immagini si proiettano al di fuori del loro supporto e segnano lo spazio in cui si trovano. Attraverso le caratteristiche dell’insieme e la relazione che si crea tra individuo – oggetto – spazio, l’ambiente che si è creato rappresenta un riflesso dell’abbondanza interiore.

Irina Grosu – borsista “Vasile Pârvan” presso l’Accademia di Romania. Nata a Iasi (Romania) nel 1989, l’artista è laureata in arte murale presso la Facoltà di Arti Visive e Design dell’Università di Belle Arti “George Enescu” di Iasi. Attualmente è iscritta ad un master in arte murale nell’ambito della stessa Università. Irina Grosu ha partecipato a mostre collettive in (Iasi, Botosani) e all’estero (Messico, Spagna, Repubblica Ceca).

 

Martedì, 22 gennaio 2013, ore 20.00
Accademia di Romania, Sala Conferenze

Amprenta curtii interioare asupra tesutului traditional urban
(L’impronta dei cortili interni sul tessuto urbano tradizionale)

Arh. Drd. Mihaela (Lazar) Balan

L’esposto teorico descrittivo esploratorio affronterà i tratti definitori dell’abitazione tradizionale in un contesto urbano: saranno messi in evvidenza i risultati dello studio di tre tipologie di cortili interni: l’atrio/peristilyum (dell’Antichità), il chiostro (medievale, ma con una fulminea evoluzione decorativa nel periodo successivo) e il cortile interno dei palazzi (Rinascimento ed Età Barocca), con osservazioni sui relativi ruoli, funzioni e caratteristiche in Italia.

Mihaela Balan (Lazar) è borsista “Vasile Pârvan” dell’Accademia di Romania in Roma. Si è laureata all’Università d’Architettura ed Urbanismo “Ion Mincu” di Bucarest, è iscritta alla Scuola dottorale “Spazio, Immagine, Testo, Territorio” ed è assistente della Cattedra di Progettazione e Design (Facoltà di architettura d’interno della medesima università).

Presentazione in lingua romena.

 

Mercoledì, 23 gennaio 2013, ore 18
Accademia di Romania, Biblioteca

Presentazione del libro
“L’empereur Maxence”
di Ramiro Donciu
(Edipuglia 2012)

Massenzio, l'ultimo imperatore residente a Roma, ha lottato fino alla fine per indurre la Tetrarchia al riconoscimento del suo diritto al trono. Da usurpatore, come erano stati all'inizio anche Diocleziano e Costantino, Massenzio ha riportato la capitale a Roma e ha preso tutte le misure necessarie per ridare alla città i privilegi tradizionali. Gli esiti architettonici delle sue imprese sono i più presenti, ma si possono trovare anche delle tracce di altre sue disposizioni imperiali. Ci si riferisce soprattutto alle relazioni di Massenzio con la cristianità. Nel corso della storia queste decisioni, diventate dall'inizio "il bersaglio" della propaganda pro-costantiniana, sono state molto contestate. La storia ha screditato Massenzio, colocandolo fra il regno imponente di Diocleziano e quello di Costantino, ancora di più determinante per la nostra civiltà contemporanea.
La convinzione di Ramiro Donciu, autore del libro “L’empereur Maxence” (Edipuglia 2012) è quella che la maggior parte delle prove sulla verità del regno di questo sfortunato principe erano predestinate a scomparire.

Ramiro Donciu è studioso specializzato in storia romana, dottore di ricerca in scienze storiche dell’Università di Bucarest. Ha pubblicato numerosi lavori dedicati alla propaganda imperiale, al paleo-cristianesimo e alla Tarda Antichità, tra cui: Influences grecques dans la propagande impériale de Néron à la lumière de l’iconographie monétaire (Concilium Eirene XVI, Praga, 1982); Le règne de Gaius considéré comme plaque tournante dans l’histoire de l’empire romain (Klio 71/1989/2, Berlino) ; Les relations de Maxence avec la Tétrarchie à la lumière des émissions monétaires (BSNR XCVIII-CIII/2004-2009); L’empereur Maxence et la victoire du christianisme (Bucarest, 2007), L’Hispanie sous l’empereur Maxence (StClas XLV/ 2009).

Presenta il libro il prof. Domenico Vera, docente di Storia Romana all’Università di Parma, alla presenza dell’autore.

 

28 – 31 gennaio 2013. Inaugurazione: 28 gennaio, ore 19
Accademia di Romania, Sala esposizioni

Utopie e eterotopie
Mostra di architettura e pittura
Mihaela (Lazar) Balan
Marius Burhan

Scopo del progetto è la trasposizione della ricerca (dottorale) L'impronta del cortile sul tessuto urbano tradizionale dall’atelier alla realtà pratica, e cioè attraverso un progetto di valorizzazione di uno spazio generato da una certa tipologia tradizionale di abitazione. Rappresenta pertanto una comprensione pluridisciplinaria, accentrata sul ruolo e sulle metamorfosi di questi spazi all'interno degli edifici; si propone un cambio di paradigma, cerca un'altra modalità di approccio e spera di offrire una soluzione di reinterpretazione tridimensionale dello spazio.

MIHAELA BALAN (Lazar) è borsista “Vasile Pârvan” dell’Accademia di Romania in Roma. Si è laureata all’Università d’Architettura ed Urbanismo “Ion Mincu” di Bucarest, è iscritta alla Scuola dottorale “Spazio, Immagine, Testo, Territorio” ed è assistente della Cattedra di Progettazione e Design (Facoltà di architettura d’interno della medesima università).

Nato a Vîlcele (Olt, Romania) nel 1977, MARIUS BURHAN vive e crea a Bucarest. Attualmente è borsista "Vasile Pârvan" presso l’Accademia di Romania in Roma. Artista, curatore di mostre, docente di belle arti e autore di ricerche in ambito artistico, Marius Burhan è membro dell’Unione degli Artisti Plastici della Romania dal 2002.

 

Sabato, 9 febbraio 2013, ore 17.30
Accademia di Romania, Sala concerti e Sala Esposizioni

PITTURA & MUSICA

MOSTRA D’ARTE CON IL CRITICO MARIA TERESA PRESTIGIACOMO

E

CONCERTO PER CLARINETTO E PIANOFORTE DEL DUO GIUSEPPE MAGLIOCCA E ADA BRACCHI

Una serata-evento straordinaria si profila all’orizzonte del 9 febbraio 2013 (ore 17.30’) nella prestigiosa sede restaurata dell’ACCADEMIA DI ROMANIA. La mostra d’arte, di elevata qualità, sarà presentata dal Critico d’arte e Giornalista, Prof. Maria Teresa Prestigiacomo, Presidente dell’Ass. Cult. Accademia Euromediterranea delle Arti e critico operante in campo internazionale. Gli artisti partecipanti: i borsisti romeni “Vasile Parvan” Irina Grosu, Marius Burhan e Claudia Mandi, unitamente ai seguenti pittori italiani e francesi selezionati dall’Accademia Euromediterranea delle Arti e che hanno al loro attivo un nutrito c.v. artistico: Fausto Arrighi in mostra personale , Giovanni Iovene e Grazia Massa in mostra mini-personale nella collettiva. Fabio Cicuto, Daniela Covarelli, Patricia Del Monaco, Maurizio Farina, Antonella Laganá, Laurence Lamandais, Maria Malara, Layla (Lina Manazza), Raffaello Mariucci, Maura Menichetti, Paolo Mirmina, Marguerite Monticelli, Antonio Ricci, Mario Salvo, Caterina Spatafora, Anna Sticco e Alessandro Trani, in mostra collettiva.
Fausto Arrighi, straordinario creativo, oggi in Mostra Personale, Giovanni Iovene e Patricia del Monaco, artisti del colore e della passione, sono stati protagonisti a Parigi, presentati dal critico Prof Maria Teresa Prestigiacomo dopo una selezione rigorosa, al “Salon des artistes Indipendents” al Grand Palais fondato da Renoir nel 1884 ( Museo Nazionale di Parigi).
Invitata d'onore della serata-evento la professoressa Marisa Frasca Rustica, insigne saggista, autrice del notevole saggio “El Camino de Santiago de Compostela". Sarà presente il critico d'arte Dr. Gennaro Galdi, vicepresidente dell'Accademia. Partecipa alla serata Art Events di Letizia Prestigiacomo. Saranno presenti altri illustri personalità del mondo della Cultura.
La mostra si inaugurerà con il Concerto del Duo Bracchi –Magliocca e chiuderà i battenti il 15 febbraio.

 

Venerdì, 15 febbraio, ore 20
Biblioteca dell’Accademia di Romania

L’Accademia di Romania in Roma Vi invita ad un dibattito intorno a due novità editoriali:

Cristina Vidrutiu, Imaginarul epidemic. Reprezentari istorice si metaforice ale ciumei în literatura, Editura Casa Cartii de Stiinta, Cluj-Napoca, 2012, 396 p.
Silviu Mihaila, Ioana Em. Petrescu, citindu-l pe Eminescu. Note, arhive, documente. Prefata de Ioana Bot, Editura Eikon, Cluj-Napoca, 2013, 143 p.

CRISTINA VIDRUTIU è borsista “Vasile Pârvan” presso l’Accademia di Romania in Roma. Laureata in Letteratura comparata presso l’Università “Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca, la dott.ssa Vidrutiu ha conseguito presso lo stesso ateneo un master in “Storia delle idee - Storia delle immagini” e il dottorato di ricerca sull’argomento “L’immaginario epidemico. Rappresentazioni storiche e metaforiche della peste nella letteratura”. Ha svolto degli stages di ricerca e documentazione a Londra, a Ginevra e a Bologna. Ha partecipato a conferenze nazionali ed internazionali in Romania e all’estero e agli atelier di creative writing organizzati dal Centro di ricerca dell’immaginario “Phantasma” (Università “Babes-Bolyai”, Cluj-Napoca). Ha pubblicato studi in volumi collettivi in Romania e all’estero, ha collaborato ad articoli e studi in riviste scientifiche e ha contribuito a volumi collettivi di prosa e di poesia.

“Dopo un percorso tematico, nel quale Cristina Vidrutiu tratteggia un quadro del mito della peste sia in variante realista che allegorica, l’apertura più incitante la rappresenta l’estensione del concetto di epidemia dal livello tematico al livello di dinamica delle idee e delle culture. Lei fa una proposta che ha valore metodologico: è possibile che la migrazione e la diffusione dei temi letterari e di immaginario si svolga seguendo un pattern epidemiologico? Tra le due teorie attuali, quella delle influenze e quella dell’epigenesi delle immagini e dei simboli, la sua proposta merita di essere presa in considerazione dai teorici del comparatismo.”
Prof dr. Corin Braga (Univ. “Babes-Bolyai”, Cluj-Napoca)

***

SILVIU MIHAILA è borsista nell’ambito di un programma dottorale (febbraio – maggio 2013) presso la Sapienza – Università di Roma. Laureato in rumeno e inglese presso la Facoltà di Lettere dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Silviu Mihaila ha conseguito un master in Studi letterari rumeni presso lo stesso ateneo. Dal 2010 svolge ricerche per il dottorato in filologia presso l’Università 1Decembrie 1918 di Alba Iulia con una tesi su Zoe Dumitrescu-Busulenga, nota figura intellettuale della Romania contemporanea. Ha partecipato a numerosi covegni a livello nazionale e internazionale. Ha pubblicato più di 50 studi di critica e storia letteraria, poesie e traduzioni su riviste rumene.

,,In quanto studente alla fine di un percorso di master, Silviu Mihaila promette di diventare un giovane ricercatore di alto livello. Il libro che avete tra le mani reppresenta la soglia da dove quella promessa veniva pronunciata nell’estate del 2010. Nel frattempo, l’autore ha percorso un nuovo tratto di strada – e il libro ha, paradossalmente, se pensiamo alla giovane età dell’autore – un valore di documento storico. Per la storia della critica rumena, il tema di ricerca applicata di Silviu Mihaila apre, a sua volta, un’altra soglia – verso una novità di cui solo negli ultimi anni abbiamo cominciato ad essere consapevoli in pubblicazioni scientifiche di grande portata. Coraggioso, l’autore sceglie di affrontare un orizzonte ampio fatto da lettori professionisti, offrendo loro l’immagine di una voce critica che è e allo stesso tempo non è (più) la sua. Una voce in via di formazione. Una voce che merita, senz’altro, di essere seguita. Così come lo meritano le future ricerche consacrate a simili argomenti nel paesaggio letterario rumeno”. IOANA BOT (Univ. “Babes-Bolyai”, Cluj-Napoca)

,,Innovativo e stimolante, lo studio di Silviu Mihaila! (..) Ne scaturisce un ritratto umano di grande spessore che spiega e accompagna il profilo di una grande studiosa e di un’altrettanto grande docente, la cui opera e la cui figura si stagliano in modo luminoso nel panorama della critica rumena contemporanea”. LUISA VALMARIN (Univ. “La Sapienza”, Roma)

In lingua romena.

 

Lunedì, 18 febbraio 2013, ore 17.00
Accademia di Romania, Sala Conferenze

INCONTRI DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DI ARCHEOLOGIA CLASSICA

Ex Oriente Lux

(moderatrice : Josephine Quinn, Worcester College, Oxford)

Interventi:

- Biagio Giuliani (Sapienza. Università di Roma), L’Orientalizzante maturo a Narce. Caratteri di un quadro culturale

- Eva Mol (Reale Istituto Neerlandese a Roma), Leyde, Egyptian material culture and social experience in Roman domestic contexts

- Patricia Gonzalez (Escuela Española de Historia y Arquelogía en Roma), Dall’Egitto a Roma, anticoncezionali ed aborto

L’associazione AIAC, fondata nel 1945, ha lo scopo di costituire un centro di vera e pratica collaborazione internazionale per tutti gli studiosi di archeologia classica. Tra le sue attività ricordiamo l’organizzazione di un convegno quinquennale di Archeologia Classica, la gestione di un sito web che include l’utilissima agenda archeologica, la pubblicazione di AIACNews e la recente creazione di una versione on line dei Fasti Archeologici (www.fastionline.org), non più pubblicati in forma cartacea.
Dal 2000, inoltre, si organizzano a Roma incontri mensili nei vari Istituti nazionali di archeologia per permettere a giovani studiosi (dottorandi, borsisti ecc.), che stanno svolgendo una ricerca in Italia, di presentare il loro lavoro e di incontrarsi. Le conferenze vengono preferibilmente effettuate in italiano, ma anche le altre lingue sono accettate.

 

Giovedì 21 febbraio 2013, ore 16,00
Accademia di Romania, Sala Conferenze

ETICA DELLA SCIENZA
ALL’INIZIO DEL SECOLO XXI

giornata di studi

Interventi:

Prof. univ. dr. Emilian M. Dobrescu (Accademia Romena, Bucarest)Tehnici de evaluare a stiintei si etica stiintei (Tecniche di valutazione nella scienza e nell’etica della scienza)
Prof. univ. dr. Mariano Bianca (Univ.di Firenze)L'origine dell'etica e l'etica della scienza: scienze umane e scienze naturali
Prof. univ. dr. Enzo Guidotto (Commissione parlamentare antimafia) L’etica nelle inchieste antimafia
Dott. Marco Strano (Polizia di Stato, Roma) L’etica nell’attività della polizia scientifica
Conf. univ. dr. Ion Gabriel Olteanu (Bucarest)Etica în investigatia judiciara (L’etica nell’investigazione giudiziaria)
Conf. Univ. Bogdan David (Univ. „Dimitrie Cantemir”, Bucuresti) - Prezumtia nevinovatiei si sarcina probatiunii sub aspectul eticii profesionale (La presunzione di innocenza e il dovere della prova sotto l’aspetto dell’etica professionale)

 

Lunedì, 11 marzo, ore 20
Accademia di Romania, Biblioteca

Dan Matei

Contributia militarilor din Dacia la apararea Italiei în vremea ”anarhiei militare” /
Il contributo dei militari della Dacia alla difesa dell’Italia durante „l’anarchia militare”

Presentazione dei risultati del progetto di ricerca

Visita di studio (Colosseo, Arco di Costantino e Terme di Diocleziano, 12 marzo, ore 9)

Dan Matei è borsista “Vasile Pârvan” presso l’Accademia di Romania. Laureato in storia antica e archeologia presso l’Università Babes Bolyai di Cluj-Napoca (2006), è dottorando in archeologia romana con la tesi Viata în castrele Daciei dupa parasirea lor de catre armata romana (La vita nelle castra della Dacia dopo il loro abbandono dall’esercito romano).
Pubblicazioni:- coautore del volume Der südwestliche Limes des römischen Dakien. Strukturen und Landschaft. Spaeculum Antiquitatis 1, Cluj-Napoca 2011 (insieme a E. Nemeth, F. Fodorean, D. Blaga); - articoli più rilevanti: Consideratii asupra vietii in castrele Daciei intracarpatice dupa parasirea lor de catre trupe [Considerazioni sulla vita nelle castra della Dacia intracarpatica dopo il loro abbandono dalle truppe], in S. Nemeti, F. Fodorean, E. Nemeth, S. Cocis, I. Nemeti, M. Pîslaru (ed.), Dacia Felix. Studia Michaeli Barbulescu oblata, Cluj-Napoca 2007, 500-509; Die römischen Kastelle aus Dakien nach dem aurelianischen Rückzug und der Fall Racari, in: Litua 13, 2011, 77-93; Die dakischen Lager während der Soldatenkaiserzeit. I. Fragen der Innenarchitektur, in: StudiaUBB. Historia 57, 2012, 1, 52-89; Abandoned forts and their civilian reuse in Roman Dacia, in Ziridava. Studia acheologica, 26/1, 2012, p. 109-122.

Conferenza in lingua romena.

 

Martedì, 19 marzo, ore 20
Accademia di Romania, Biblioteca

Dan Tudor Ionescu

Ara Pacis. Iconografie, mituri si simboluri.
Ara Pacis. Iconografia, miti e simboli

Presentazione dei risultati del progetto di ricerca

Visita di studio
(Palatino, Fori, 20 marzo, ore 9)

Dan Tudor Ionescu è borsista “Vasile Pârvan” presso l’Accademia di Romania. Laureato presso l’Università di Bucarest in storia antica (1997, con una tesi dedicata alle Province procuratorie) e in lingue e letterature classiche (2000, con una tesi sulla spedizione di Alessandro Magno in India nella visione degli autori classici greci e latini), ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2009, con una tesi intitolata Alessandro Magno in Bactria ed India. Fonti e Geografia Storica; lavora come ricercatore presso a Biblioteca Metropolitana di Bucarest. Pubblicazioni recenti: Alexander’s Monarchy and the Principate of Augustus Meditating on Relevant Aspects of an Ideological Interface, in Ephemeris Dacoromana XIII/2011, pp.7-75; Augusto Dominus Mundi. Le Res Gestae Divi Augusti e la statua loricata di Augusto di Prima Porta, in Chaos e Kosmos, XI, 2010, pp. 45-58.

Conferenza in lingua romena.

 

Lunedì, 25 marzo 2013, ore 18,00
Sala conferenze, Accademia di Romania

Proiezione del film Odessa în flacari
(regia Carmine Gallone, 1942)

Presenta:
Tatiana Ciobanu, coordinatore dell’Ass.ne di promozione socioculturale “Dacia”, Roma

95 anni dall’Unione della Bessarabia con la Romania
Conferenza del prof. Mihai Barbulescu, direttore dell’Accademia di Romania

Realizzato nel 1942 come una coproduzione italo-romena, il film Odessa in fiamme è stato ritrovato per caso nel 2004 negli archivi di Cinecittà a Roma. La regia del film è firmata da Carmine Gallone, mentre la sceneggiatura appartiene a Nicolae Kiritescu. Tra gli attori che hanno fatto parte di questo film incontriamo grandi nomi dello schermo romeno - Maria Cebotari, Mircea Axente, George Timica - accanto agli attori italiani Carlo Ninchi, Filippo Scelzo, Olga Sobelli, Bella Starace Sainati. Il film è stato presentato nel 1942 nell’ambito dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, occasione in cui vinse il gran premio.

Simbolicamente la proiezione avrà luogo il 25 marzo in modo da evocare l’unione della Bessarabia con la Romania (27 marzo 1918 - 28 giugno 1940).

Evento realizzato in collaborazione l’Ass.ne di promozione socioculturale “Dacia” (Roma).

 

Mercoledì, 27 marzo 2013, ore 18,30
Biblioteca, Accademia di Romania

Nichita Stanescu: 80 anni dalla nascita
mostra e serata letteraria

Con una presentazione dell’universo poetico di Nichita Stanescu
a cura di BRUNO MAZZONI (Univ. di Pisa)
e di DANIELA CRASNARU (direttrice programmi, Accademia di Romania)

Letture di poesie a cura di THOMAS OTTO ZINZI e dell’équipe di PROGETTO MINIERA

Nichita Stanescu (31 marzo 1933 – 13 dicembre 1983) – poeta e saggista romeno. Considerato come uno dei più importanti ed amati poeti del Novecento in Romania, Nichita Stanescu è autore di volumi di poesia tra i quali rammentiamo: „O viziune a sentimentelor“(1964), „11 elegii (1966) – considerato tra i suoi capolavori-, l’antologia „Alfa“ e i volumi di versi „Rosu vertical“ si „Oul si sfera“ (1967). Del 1969 è il volume „Necuvintele“ per il quale nel 1970 viene insignito con il premio dell’Unione degli Scrittori ne 1970. Sempre nel 1970 è stato pubblicato il „În dulcele stil clasic“ e l’antologia retrospettiva „Poezii“. Nel 1978 pubblica il volume di versi „Epica Magna“ per il quale è insignito del Premio Eminescu dell’Accademia Romena.

Vincitore dell’Herder Prize nel 1975, Nichita Stanescu è stato proposto per il Premio Nobel per la Letteratura nel 1979.

Mostra di fotografie dedicata a Nichita Stanescu realizzata dall’Istituto Culturale Romeno in collaborazione con il Museo della Letteratura Romena (Bucarest).

 
 
 
Visitors of this page from 1st January 2009:
Website counter
 
 
Piazza José de San Martin, 1 00197 Roma
Telefono: 00-39-06-320.80.24;  00-39-06-320.15.94; Fax: 00-39-06-3216964 
E-mail: accadromania@tin.it; accadromania@accadromania.it
Web site: www.accadromania.it