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21 – 26 gennaio 2013. Inaugurazione: Lunedì,
21 gennaio 2013, ore 19,00
Accademia di Romania, Sala Esposizioni |
RIFLESSIONI
Mostra di IRINA GROSU
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Le opere di Irina
Grosu invitano il pubblico in un ambiente speciale: gli effetti
di sovrapposizione cromatica e la degeometrizzazione della
forma nella composizione creano uno spazio inedito, ricco
di significati. La superficie degli oggetti offre un gioco
ambiguo tra forza fisica e tensione psicologica. Le immagini
si proiettano al di fuori del loro supporto e segnano lo spazio
in cui si trovano. Attraverso le caratteristiche dell’insieme
e la relazione che si crea tra individuo – oggetto –
spazio, l’ambiente che si è creato rappresenta
un riflesso dell’abbondanza interiore.
Irina Grosu – borsista “Vasile
Pârvan” presso l’Accademia di Romania. Nata
a Iasi (Romania) nel 1989, l’artista è laureata
in arte murale presso la Facoltà di Arti Visive e Design
dell’Università di Belle Arti “George Enescu”
di Iasi. Attualmente è iscritta ad un master in arte
murale nell’ambito della stessa Università. Irina
Grosu ha partecipato a mostre collettive in (Iasi, Botosani)
e all’estero (Messico, Spagna, Repubblica Ceca).
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Martedì,
22 gennaio 2013, ore 20.00
Accademia di Romania, Sala Conferenze
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Amprenta curtii interioare asupra tesutului
traditional urban
(L’impronta dei cortili interni sul tessuto urbano
tradizionale)
Arh. Drd. Mihaela (Lazar) Balan
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L’esposto
teorico descrittivo esploratorio affronterà i tratti
definitori dell’abitazione tradizionale in un contesto
urbano: saranno messi in evvidenza i risultati dello studio
di tre tipologie di cortili interni: l’atrio/peristilyum
(dell’Antichità), il chiostro (medievale, ma
con una fulminea evoluzione decorativa nel periodo successivo)
e il cortile interno dei palazzi (Rinascimento ed Età
Barocca), con osservazioni sui relativi ruoli, funzioni e
caratteristiche in Italia.
Mihaela Balan (Lazar) è borsista “Vasile
Pârvan” dell’Accademia di Romania in Roma.
Si è laureata all’Università d’Architettura
ed Urbanismo “Ion Mincu” di Bucarest, è
iscritta alla Scuola dottorale “Spazio, Immagine, Testo,
Territorio” ed è assistente della Cattedra di
Progettazione e Design (Facoltà di architettura d’interno
della medesima università).
Presentazione in lingua romena. |
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Mercoledì,
23 gennaio 2013, ore 18
Accademia di Romania, Biblioteca |
Presentazione del libro
“L’empereur Maxence”
di Ramiro Donciu
(Edipuglia 2012)
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Massenzio, l'ultimo
imperatore residente a Roma, ha lottato fino alla fine per
indurre la Tetrarchia al riconoscimento del suo diritto al
trono. Da usurpatore, come erano stati all'inizio anche Diocleziano
e Costantino, Massenzio ha riportato la capitale a Roma e
ha preso tutte le misure necessarie per ridare alla città
i privilegi tradizionali. Gli esiti architettonici delle sue
imprese sono i più presenti, ma si possono trovare
anche delle tracce di altre sue disposizioni imperiali. Ci
si riferisce soprattutto alle relazioni di Massenzio con la
cristianità. Nel corso della storia queste decisioni,
diventate dall'inizio "il bersaglio" della propaganda
pro-costantiniana, sono state molto contestate. La storia
ha screditato Massenzio, colocandolo fra il regno imponente
di Diocleziano e quello di Costantino, ancora di più
determinante per la nostra civiltà contemporanea.
La convinzione di Ramiro Donciu, autore del libro “L’empereur
Maxence” (Edipuglia 2012) è quella che la maggior
parte delle prove sulla verità del regno di questo
sfortunato principe erano predestinate a scomparire.
Ramiro Donciu è studioso specializzato
in storia romana, dottore di ricerca in scienze storiche dell’Università
di Bucarest. Ha pubblicato numerosi lavori dedicati alla propaganda
imperiale, al paleo-cristianesimo e alla Tarda Antichità,
tra cui: Influences grecques dans la propagande impériale
de Néron à la lumière de l’iconographie
monétaire (Concilium Eirene XVI, Praga, 1982); Le règne
de Gaius considéré comme plaque tournante dans
l’histoire de l’empire romain (Klio 71/1989/2,
Berlino) ; Les relations de Maxence avec la Tétrarchie
à la lumière des émissions monétaires
(BSNR XCVIII-CIII/2004-2009); L’empereur Maxence et
la victoire du christianisme (Bucarest, 2007), L’Hispanie
sous l’empereur Maxence (StClas XLV/ 2009).
Presenta il libro il prof. Domenico Vera,
docente di Storia Romana all’Università di Parma,
alla presenza dell’autore.
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28
– 31 gennaio 2013. Inaugurazione: 28 gennaio, ore 19
Accademia di Romania, Sala esposizioni
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Utopie e eterotopie
Mostra di architettura e pittura
Mihaela
(Lazar) Balan
Marius Burhan
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Scopo del progetto
è la trasposizione della ricerca (dottorale) L'impronta
del cortile sul tessuto urbano tradizionale dall’atelier
alla realtà pratica, e cioè attraverso un progetto
di valorizzazione di uno spazio generato da una certa tipologia
tradizionale di abitazione. Rappresenta pertanto una comprensione
pluridisciplinaria, accentrata sul ruolo e sulle metamorfosi
di questi spazi all'interno degli edifici; si propone un cambio
di paradigma, cerca un'altra modalità di approccio
e spera di offrire una soluzione di reinterpretazione tridimensionale
dello spazio.
MIHAELA BALAN (Lazar) è borsista “Vasile
Pârvan” dell’Accademia di Romania in Roma.
Si è laureata all’Università d’Architettura
ed Urbanismo “Ion Mincu” di Bucarest, è
iscritta alla Scuola dottorale “Spazio, Immagine, Testo,
Territorio” ed è assistente della Cattedra di
Progettazione e Design (Facoltà di architettura d’interno
della medesima università).
Nato a Vîlcele (Olt, Romania) nel 1977,
MARIUS BURHAN vive e crea a Bucarest. Attualmente è
borsista "Vasile Pârvan" presso l’Accademia
di Romania in Roma. Artista, curatore di mostre, docente di
belle arti e autore di ricerche in ambito artistico, Marius
Burhan è membro dell’Unione degli Artisti Plastici
della Romania dal 2002. |
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Sabato, 9 febbraio 2013, ore 17.30
Accademia di Romania, Sala concerti e Sala Esposizioni |
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PITTURA & MUSICA
MOSTRA D’ARTE CON IL CRITICO MARIA TERESA
PRESTIGIACOMO
E
CONCERTO PER CLARINETTO E PIANOFORTE DEL DUO GIUSEPPE
MAGLIOCCA E ADA BRACCHI
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Una serata-evento
straordinaria si profila all’orizzonte del 9 febbraio
2013 (ore 17.30’) nella prestigiosa sede restaurata
dell’ACCADEMIA DI ROMANIA. La mostra d’arte, di
elevata qualità, sarà presentata dal Critico
d’arte e Giornalista, Prof. Maria Teresa Prestigiacomo,
Presidente dell’Ass. Cult. Accademia Euromediterranea
delle Arti e critico operante in campo internazionale. Gli
artisti partecipanti: i borsisti romeni “Vasile Parvan”
Irina Grosu, Marius Burhan e Claudia Mandi,
unitamente ai seguenti pittori italiani e francesi selezionati
dall’Accademia Euromediterranea delle Arti e che hanno
al loro attivo un nutrito c.v. artistico: Fausto Arrighi
in mostra personale , Giovanni Iovene e Grazia
Massa in mostra mini-personale nella collettiva.
Fabio Cicuto, Daniela Covarelli, Patricia Del Monaco,
Maurizio Farina, Antonella Laganá, Laurence Lamandais,
Maria Malara, Layla (Lina Manazza), Raffaello Mariucci, Maura
Menichetti, Paolo Mirmina, Marguerite Monticelli, Antonio
Ricci, Mario Salvo, Caterina Spatafora, Anna Sticco e Alessandro
Trani, in mostra collettiva.
Fausto Arrighi, straordinario creativo, oggi in Mostra Personale,
Giovanni Iovene e Patricia del Monaco, artisti del colore
e della passione, sono stati protagonisti a Parigi, presentati
dal critico Prof Maria Teresa Prestigiacomo dopo una selezione
rigorosa, al “Salon des artistes Indipendents”
al Grand Palais fondato da Renoir nel 1884 ( Museo Nazionale
di Parigi).
Invitata d'onore della serata-evento la professoressa Marisa
Frasca Rustica, insigne saggista, autrice del notevole saggio
“El Camino de Santiago de Compostela". Sarà
presente il critico d'arte Dr. Gennaro Galdi, vicepresidente
dell'Accademia. Partecipa alla serata Art Events di Letizia
Prestigiacomo. Saranno presenti altri illustri personalità
del mondo della Cultura.
La mostra si inaugurerà con il Concerto del Duo Bracchi
–Magliocca e chiuderà i battenti il 15 febbraio.
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Venerdì,
15 febbraio, ore 20
Biblioteca dell’Accademia di Romania |
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L’Accademia di Romania
in Roma Vi invita ad un dibattito intorno a due novità
editoriali:
Cristina Vidrutiu, Imaginarul
epidemic. Reprezentari istorice si metaforice ale ciumei în
literatura, Editura Casa Cartii de Stiinta, Cluj-Napoca,
2012, 396 p.
Silviu Mihaila, Ioana Em. Petrescu, citindu-l pe Eminescu.
Note, arhive, documente. Prefata de Ioana Bot, Editura Eikon,
Cluj-Napoca, 2013, 143 p.
CRISTINA VIDRUTIU è
borsista “Vasile Pârvan” presso l’Accademia
di Romania in Roma. Laureata in Letteratura comparata presso
l’Università “Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca,
la dott.ssa Vidrutiu ha conseguito presso lo stesso ateneo
un master in “Storia delle idee - Storia delle immagini”
e il dottorato di ricerca sull’argomento “L’immaginario
epidemico. Rappresentazioni storiche e metaforiche della peste
nella letteratura”. Ha svolto degli stages di ricerca
e documentazione a Londra, a Ginevra e a Bologna. Ha partecipato
a conferenze nazionali ed internazionali in Romania e all’estero
e agli atelier di creative writing organizzati dal Centro
di ricerca dell’immaginario “Phantasma”
(Università “Babes-Bolyai”, Cluj-Napoca).
Ha pubblicato studi in volumi collettivi in Romania e all’estero,
ha collaborato ad articoli e studi in riviste scientifiche
e ha contribuito a volumi collettivi di prosa e di poesia.
“Dopo un percorso tematico, nel
quale Cristina Vidrutiu tratteggia un quadro del mito della
peste sia in variante realista che allegorica, l’apertura
più incitante la rappresenta l’estensione del
concetto di epidemia dal livello tematico al livello di dinamica
delle idee e delle culture. Lei fa una proposta che ha valore
metodologico: è possibile che la migrazione e la diffusione
dei temi letterari e di immaginario si svolga seguendo un
pattern epidemiologico? Tra le due teorie attuali, quella
delle influenze e quella dell’epigenesi delle immagini
e dei simboli, la sua proposta merita di essere presa in considerazione
dai teorici del comparatismo.”
Prof dr. Corin Braga (Univ. “Babes-Bolyai”, Cluj-Napoca)
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SILVIU MIHAILA è
borsista nell’ambito di un programma dottorale (febbraio
– maggio 2013) presso la Sapienza – Università
di Roma. Laureato in rumeno e inglese presso la Facoltà
di Lettere dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca,
Silviu Mihaila ha conseguito un master in Studi letterari
rumeni presso lo stesso ateneo. Dal 2010 svolge ricerche per
il dottorato in filologia presso l’Università
1Decembrie 1918 di Alba Iulia con una tesi su Zoe Dumitrescu-Busulenga,
nota figura intellettuale della Romania contemporanea. Ha
partecipato a numerosi covegni a livello nazionale e internazionale.
Ha pubblicato più di 50 studi di critica e storia letteraria,
poesie e traduzioni su riviste rumene.
,,In quanto studente alla fine di un
percorso di master, Silviu Mihaila promette di diventare un
giovane ricercatore di alto livello. Il libro che avete tra
le mani reppresenta la soglia da dove quella promessa veniva
pronunciata nell’estate del 2010. Nel frattempo, l’autore
ha percorso un nuovo tratto di strada – e il libro ha,
paradossalmente, se pensiamo alla giovane età dell’autore
– un valore di documento storico. Per la storia della
critica rumena, il tema di ricerca applicata di Silviu Mihaila
apre, a sua volta, un’altra soglia – verso una
novità di cui solo negli ultimi anni abbiamo cominciato
ad essere consapevoli in pubblicazioni scientifiche di grande
portata. Coraggioso, l’autore sceglie di affrontare
un orizzonte ampio fatto da lettori professionisti, offrendo
loro l’immagine di una voce critica che è e allo
stesso tempo non è (più) la sua. Una voce in
via di formazione. Una voce che merita, senz’altro,
di essere seguita. Così come lo meritano le future
ricerche consacrate a simili argomenti nel paesaggio letterario
rumeno”. IOANA BOT (Univ. “Babes-Bolyai”,
Cluj-Napoca)
,,Innovativo e stimolante, lo studio
di Silviu Mihaila! (..) Ne scaturisce un ritratto umano di
grande spessore che spiega e accompagna il profilo di una
grande studiosa e di un’altrettanto grande docente,
la cui opera e la cui figura si stagliano in modo luminoso
nel panorama della critica rumena contemporanea”. LUISA
VALMARIN (Univ. “La Sapienza”, Roma)
In lingua romena. |
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Lunedì,
18 febbraio 2013, ore 17.00
Accademia di Romania, Sala Conferenze
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INCONTRI DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE
DI ARCHEOLOGIA CLASSICA
Ex Oriente Lux
(moderatrice : Josephine Quinn, Worcester College,
Oxford)
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Interventi:
- Biagio Giuliani (Sapienza. Università
di Roma), L’Orientalizzante maturo a Narce. Caratteri
di un quadro culturale
- Eva Mol (Reale Istituto Neerlandese
a Roma), Leyde, Egyptian material culture and social experience
in Roman domestic contexts
- Patricia Gonzalez (Escuela Española
de Historia y Arquelogía en Roma), Dall’Egitto
a Roma, anticoncezionali ed aborto
L’associazione AIAC, fondata nel 1945,
ha lo scopo di costituire un centro di vera e pratica collaborazione
internazionale per tutti gli studiosi di archeologia classica.
Tra le sue attività ricordiamo l’organizzazione
di un convegno quinquennale di Archeologia Classica, la gestione
di un sito web che include l’utilissima agenda archeologica,
la pubblicazione di AIACNews e la recente creazione di una
versione on line dei Fasti Archeologici (www.fastionline.org),
non più pubblicati in forma cartacea.
Dal 2000, inoltre, si organizzano a Roma incontri mensili
nei vari Istituti nazionali di archeologia per permettere
a giovani studiosi (dottorandi, borsisti ecc.), che stanno
svolgendo una ricerca in Italia, di presentare il loro lavoro
e di incontrarsi. Le conferenze vengono preferibilmente effettuate
in italiano, ma anche le altre lingue sono accettate. |
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Giovedì
21 febbraio 2013, ore 16,00
Accademia di Romania, Sala Conferenze
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ETICA DELLA SCIENZA
ALL’INIZIO DEL SECOLO XXI
giornata di studi
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Interventi:
Prof. univ. dr. Emilian M. Dobrescu
(Accademia Romena, Bucarest) – Tehnici
de evaluare a stiintei si etica stiintei (Tecniche di valutazione
nella scienza e nell’etica della scienza)
Prof. univ. dr. Mariano Bianca (Univ.di Firenze)
– L'origine dell'etica e l'etica della scienza:
scienze umane e scienze naturali
Prof. univ. dr. Enzo Guidotto (Commissione parlamentare
antimafia) – L’etica nelle inchieste
antimafia
Dott. Marco Strano (Polizia di Stato, Roma) –
L’etica nell’attività della polizia
scientifica
Conf. univ. dr. Ion Gabriel Olteanu (Bucarest)
– Etica în investigatia judiciara (L’etica
nell’investigazione giudiziaria)
Conf. Univ. Bogdan David (Univ. „Dimitrie Cantemir”,
Bucuresti) - Prezumtia nevinovatiei si sarcina
probatiunii sub aspectul eticii profesionale (La presunzione
di innocenza e il dovere della prova sotto l’aspetto
dell’etica professionale) |
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Lunedì, 11 marzo, ore 20
Accademia di Romania, Biblioteca
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Dan Matei
Contributia militarilor din Dacia la apararea
Italiei în vremea ”anarhiei militare”
/
Il contributo dei militari della Dacia alla difesa dell’Italia
durante „l’anarchia militare”
Presentazione dei risultati del progetto di ricerca
Visita di studio (Colosseo, Arco di Costantino
e Terme di Diocleziano, 12 marzo, ore 9)
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Dan
Matei è borsista “Vasile Pârvan”
presso l’Accademia di Romania. Laureato in storia antica
e archeologia presso l’Università Babes Bolyai
di Cluj-Napoca (2006), è dottorando in archeologia
romana con la tesi Viata în castrele Daciei dupa
parasirea lor de catre armata romana (La vita nelle castra
della Dacia dopo il loro abbandono dall’esercito romano).
Pubblicazioni:- coautore del volume Der südwestliche
Limes des römischen Dakien. Strukturen und Landschaft.
Spaeculum Antiquitatis 1, Cluj-Napoca 2011 (insieme a E. Nemeth,
F. Fodorean, D. Blaga); - articoli più rilevanti: Consideratii
asupra vietii in castrele Daciei intracarpatice dupa parasirea
lor de catre trupe [Considerazioni sulla vita nelle castra
della Dacia intracarpatica dopo il loro abbandono dalle truppe],
in S. Nemeti, F. Fodorean, E. Nemeth, S. Cocis, I. Nemeti,
M. Pîslaru (ed.), Dacia Felix. Studia Michaeli Barbulescu
oblata, Cluj-Napoca 2007, 500-509; Die römischen Kastelle
aus Dakien nach dem aurelianischen Rückzug und der Fall
Racari, in: Litua 13, 2011, 77-93; Die dakischen Lager während
der Soldatenkaiserzeit. I. Fragen der Innenarchitektur, in:
StudiaUBB. Historia 57, 2012, 1, 52-89; Abandoned forts and
their civilian reuse in Roman Dacia, in Ziridava. Studia acheologica,
26/1, 2012, p. 109-122.
Conferenza in lingua romena. |
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Martedì, 19 marzo, ore 20
Accademia di Romania, Biblioteca
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Dan Tudor Ionescu
Ara Pacis. Iconografie, mituri si simboluri.
Ara Pacis. Iconografia, miti e simboli
Presentazione dei risultati del progetto di ricerca
Visita di studio
(Palatino, Fori, 20 marzo, ore 9)
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Dan Tudor Ionescu
è borsista “Vasile Pârvan” presso
l’Accademia di Romania. Laureato presso l’Università
di Bucarest in storia antica (1997, con una tesi dedicata
alle Province procuratorie) e in lingue e letterature classiche
(2000, con una tesi sulla spedizione di Alessandro Magno in
India nella visione degli autori classici greci e latini),
ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2009, con una tesi
intitolata Alessandro Magno in Bactria ed India. Fonti
e Geografia Storica; lavora come ricercatore presso a
Biblioteca Metropolitana di Bucarest. Pubblicazioni recenti:
Alexander’s Monarchy and the Principate of Augustus
Meditating on Relevant Aspects of an Ideological Interface,
in Ephemeris Dacoromana XIII/2011, pp.7-75; Augusto Dominus
Mundi. Le Res Gestae Divi Augusti e la statua loricata di
Augusto di Prima Porta, in Chaos e Kosmos, XI, 2010,
pp. 45-58.
Conferenza in lingua romena. |
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Lunedì, 25 marzo 2013, ore 18,00
Sala conferenze, Accademia di Romania |
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Proiezione del film Odessa
în flacari
(regia Carmine Gallone, 1942)
Presenta:
Tatiana Ciobanu, coordinatore dell’Ass.ne di promozione
socioculturale “Dacia”, Roma
95 anni dall’Unione
della Bessarabia con la Romania
Conferenza del prof. Mihai Barbulescu, direttore
dell’Accademia di Romania
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Realizzato nel
1942 come una coproduzione italo-romena, il film Odessa in
fiamme è stato ritrovato per caso nel 2004 negli archivi
di Cinecittà a Roma. La regia del film è firmata
da Carmine Gallone, mentre la sceneggiatura appartiene a Nicolae
Kiritescu. Tra gli attori che hanno fatto parte di questo
film incontriamo grandi nomi dello schermo romeno - Maria
Cebotari, Mircea Axente, George Timica - accanto agli attori
italiani Carlo Ninchi, Filippo Scelzo, Olga Sobelli, Bella
Starace Sainati. Il film è stato presentato nel 1942
nell’ambito dell’Esposizione Internazionale d’Arte
di Venezia, occasione in cui vinse il gran premio.
Simbolicamente la proiezione avrà
luogo il 25 marzo in modo da evocare l’unione della
Bessarabia con la Romania (27 marzo 1918 - 28 giugno 1940).
Evento realizzato in collaborazione l’Ass.ne
di promozione socioculturale “Dacia” (Roma).
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Mercoledì, 27 marzo 2013, ore 18,30
Biblioteca, Accademia di Romania |
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Nichita Stanescu: 80 anni dalla nascita
mostra e serata letteraria
Con una presentazione dell’universo poetico
di Nichita Stanescu
a cura di BRUNO MAZZONI (Univ. di Pisa)
e di DANIELA CRASNARU (direttrice programmi, Accademia di
Romania)
Letture di poesie a cura di THOMAS OTTO ZINZI e
dell’équipe di PROGETTO MINIERA
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Nichita Stanescu
(31 marzo 1933 – 13 dicembre 1983) – poeta e saggista
romeno. Considerato come uno dei più importanti ed
amati poeti del Novecento in Romania, Nichita Stanescu è
autore di volumi di poesia tra i quali rammentiamo: „O
viziune a sentimentelor“(1964), „11 elegii (1966)
– considerato tra i suoi capolavori-, l’antologia
„Alfa“ e i volumi di versi „Rosu vertical“
si „Oul si sfera“ (1967). Del 1969 è il
volume „Necuvintele“ per il quale nel 1970 viene
insignito con il premio dell’Unione degli Scrittori
ne 1970. Sempre nel 1970 è stato pubblicato il „În
dulcele stil clasic“ e l’antologia retrospettiva
„Poezii“. Nel 1978 pubblica il volume di versi
„Epica Magna“ per il quale è insignito
del Premio Eminescu dell’Accademia Romena.
Vincitore dell’Herder Prize nel 1975,
Nichita Stanescu è stato proposto per il Premio Nobel
per la Letteratura nel 1979.
Mostra di fotografie dedicata a Nichita Stanescu
realizzata dall’Istituto Culturale Romeno in collaborazione
con il Museo della Letteratura Romena (Bucarest). |
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