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Sabato, 23 settembre 2017, ore 18.00
Accademia di Romania, Sala Concerti

 

La musica e il suo linguaggio
Concerto dedicato alla giornata delle lingue europee e
al consolidamento dell’amicizia tra Italia e Romania in ambito musicale

Con la partecipazione di:
Asociazione Culturale “Musica e Canto” Carrara – Italia,
Carmen Vasile e Toni Suler – Romania, Yohanna Grace – Francia, Michelangelo Ferri - Italia


In occasione della giornata delle lingue europee, l’Accademia di Romania presenta a Roma il concerto La musica e il suo linguaggio, un progetto dell’Associazione culturale «Musica e canto» e della Casa di Cultura dei Sindacati di Oradea. L’iniziativa gode del sostegno dell’Istituto Culturale Romeno e dell’Ambasciata Romena in Italia. Gli organizzatori si propongono di celebrare con la musica e il suo linguaggio universale questa festa europea. I brani scelti sono in più lingue europee: italiano, romeno, inglese, francese, tedesco. Il programma include componimenti di: C. Porumbescu, G. Enescu, C. Gounod, R. Wagner, M.P. Musorgskij P. Mascagni, G. Faure, G. Donizetti, J. Offenbach, E. de Curtis, E. Morricone, S. Mucedola e Y. Grace.
La giornata delle lingue europee, istituita nel 2001, celebra la diversità linguistica, il multilinguismo, l’apprendimento delle lingue straniere a qualsiasi età. La festa si prefigge di attirare l’attenzione del pubblico sull’importanza della conoscenza delle lingue straniere e sensibilizzarlo riguardo l’esistenza e il valore di tutte le lingue parlate in Europa. In Europa si parlano 24 lingue ufficiali, a cui si aggiungono oltre 60 comunità autoctone che parlano lingue regionali o minoritarie.

L’Associazione culturale «Musica e canto» ha sede a Carrara, dove opera nel campo della cultura musicale. Si propone di stimolare la formazione dei giovani nell’arte della musica, quella di ensamble musicali e di diffondere la musica a fini culturali, ricreativi e terapeutici. L’associazione ha riunito attorno a sé un gruppo musicale (piano, violini, violoncello, chitarra classica e altro sassofono, soprano, arpa, trombette e solisti vocali). Complessivamente sono 15 elementi, principalmente giovani uomini e ragazzi provenienti da vari conservatori dell’Italia, diretti dalla coordinatrice Hoka Anna Maria Leonardi. Il gruppo ha partecipato a alcune turnée in Italia, Ungheria e Romania. Nel 2017 il gruppo si esibirà anche a Parigi, e nel 2018 in Germania, Repubblica Ceca e Confederazione Svizzera.

Musicista, cantautrice che impressiona per la sensibilità della voce, Yohanna Grace è un’artista molto originale, che ama giocare con i suoni e la voce, alla ricerca di un’armonia che risveglia e trasmette emozioni elevate. Agli antipodi delle logiche specifiche dell’entertainment, l’artista vi invita a vivere un’esperienza musicale poco comune, in cui lo spettatore è provocato a diventare co-creatore, liberando i freni della propria immaginazione. Nel album Grace (“Grazia”), Yohanna Grace affronta le varie facce della femminilità, dalla “Saggezza della Terra” all’Infinità del cielo, passando per la condizione femminile contemporanea. Ha sostenuto vari concerti in Francia, Italia, Romania, Stati Uniti e in Canada. Per scoprirla nel proprio universo, si rinvia alla sua pagina internet www.yohannagrace.com e al conto Facebook: Yohanna Grace.

Carmen Vasile è cantante, regista e professoressa; Si è laureata presso il conservatorio "Gh. Dima " Cluj-Napoca nel 1995, dove si è anche specializzata l’anno seguente con il Prof. Dr. Eduard Terényi. Ha insegnato corsi di opera, movimento e teatro all’Università di Oradea, dal 1995. Interpreta in particolare musica contemporanea, come il monodramma, genere creato da Eduard Terényi con i Nomad Songs, Hortus deliciarum, Amor Sanctus, Fiori giapponesi, Kalevala, Noul Adam, La Divina Commedia, Les fêtes d'Ulysse. Il piccolo principe, Mahabharata, Mephisto Faust. È anche regista ed ha anche interpretato vari ruoli musicali, tra cui Dido e Aeneas di Purcell, Die Kluge de Orff, L'infedelita delusa de Haydn, Le nozze di Figaro, Don Giovanni de Mozart, L'Orfeo di Monteverdi, La voix humaine di Poulenc.

Michelangelo Ferri è il vincitore del Concorso Nazionale di Canto di Parma e Fonte dei Marmi.

 
 
Mercoledì, 13 settembre 2017, ore 18.30,
Accademia di Romania, Sala Esposizioni

 

Nadia Ioan
La caduta

Mostra di pittura
Accademia di Romania, 13 – 30 settembre 2017

Mercoledì 13 settembre 2017, alle ore 18.30, all’Accademia di Romania sarà inaugurata la mostra di pittura La caduta, esposizione personale dell’artista Nadia Ioan. La mostra gode del sostegno dell’Istituto Culturale Romeno.
La mostra crea un parallelo visivo tra “la caduta/il decadimento” del mondo contemporaneo (almeno a livello percettivo) e la caduta dell’Impero romano. Le tendenze politiche nazionaliste, le tensioni sociali, le migrazioni, i problemi economici del mondo contemporaneo hanno determinato l’artista a riflettere sul periodo della “caduta dell’Impero romano”. Per Nadia Ioan, caduta implica automaticamente anche decadimento, poiché sempre riferita anche alla spiritualità.
Sensibile al mondo che la circonda, l’artista crea tuttavia sempre con lo sguardo rivolto verso l’interno, cercando di riprodurre nella pittura quel che è “scritto nell’animo” (Platone). Lavora a queste opere da quattro anni, da quando il sentimento acuto della caduta del mondo l’ha fatta sentire l’urgenza di incarnarsi sulla tela. Negli ultimi anni, sin quando ha cominciato a fare i primi schizzi, Nadia Ioan è rimasta profondamente colpita dalla perdita dei valori, dal mutamento degli insegnamenti morali, dai rapporti tesi tra gli esseri umani, dal venir meno dell’idea di individuo a favore dell’idea di gruppo, dal fatto che l’amicizia e la collegialità hanno cambiato significato, trasformandosi in relazioni basate sull’interesse. Come individuo, non conti più nulla. L’individuo è emarginato, soprattutto se è un individuo di pregio. O forse è proprio questo il motivo! L’artista pensa che ciò accada perché l’asticella del valore è scesa molto in basso, percependo tutto come una caduta dai valori standard universali!
Il momento catturato su tela è un’istantanea della caduta, in un punto imprecisato tra cielo e terra. La caduta dei corpi può essere percepita anche come un fluttuare, uno stato che suggerisce quanto gli esseri umani siano alla deriva: non sanno dove stanno cadendo. L’oppressione sotto la quale vivono i personaggi deriva dal sentimento di incertezza. E il nero è lo spazio dell’incertezza, dell’ignoto.
Nadia Ioan non ha tralasciato il fatto che, nell’immaginario collettivo, il nudo in movimento/caduta ha un impatto forte. I nudi in caduta, realtà immaginate, sono più importanti della realtà naturale. Ecco perché tutto è esagerato ed eccentrico, a cominciare dalle proporzioni dei corpi, allungati o robusti, sinuosi o diritti, immateriali, in movimento, sonori, tattili, erotici. I nudi hanno una forza visiva straordinaria, che permette di imprimere veridicità all’effetto della caduta, manipolandoli su strutture compositive adeguate al movimento.

Nadia Ioan è artista visivo, dottore in belle arti dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, specialista nella conservazione dei beni artistici, curatore. È membra dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania. Espone regolarmente le proprie opere in mostre personali, a cominciare dal 1978, presentate in Romania e all’estero (tra cui Parigi, Venezia, Geldrop – Olanda, Barbizon – Francia, Viena e Colonia, in Germania); ha preso parte a numerose mostre annuali, in particolare a quelle presentate in patria o all’estero dall’Unione degli Artisti Visivi della Romania, ai principali saloni d’arte. Sono numerose le sue opere che fanno parte di importanti collezioni private.
All’Accademia di Romania, la mostra La Caduta resterà aperta fino al 30 settembre 2017.

La mostra è visitabile su prenotazione: 06.320.15.94.

 

 
Sabato, 5 agosto 2017, ore 20
Accademia di Romania, Sala Concerti


Concerto di musica da camera

a conclusione dei
Corsi estivi “ICon Arts - Roma”,
Quinta Edizione, 31 luglio – 6 agosto 2017

Con la partecipazione straordinaria degli artisti
Razvan SUMA,
Alexandru ANASTASIU
e Adrian MANTU

L'Unione di Creazione Interpretativa dei Musicisti della Romania - UCIMR, Exces Music e l'Accademia di Romania continuano la serie dei corsi estivi, organizzando la quinta edizione “ICon Arts – Roma”, nel periodo 31 luglio – 6 agosto 2017. Uno degli eventi più longevi dedicato in modo trasversale all’arte contemporanea, ICon Arts ha luogo ogni anno in Romania da ormai 15 anni. Numerosi artisti provenienti da tutto il mondo si incontrano durante l’estate a Sibiu e in altri luoghi della Transilvania per dare nascita ad un laboratorio creativo unico nel panorama internazionale.
Per il quinto anno consecutivo il “Fenomeno ICon Arts” – come è stato chiamato dalla stampa romena specializzata – si svolgerà anche a Roma, come frutto di una collaborazione virtuosa tra l’Unione di Creazione Interpretativa dei Musicisti della Romania, Exces Music e l’Accademia di Romania.
Gli workshop di Roma di quest'anno includono 4 sezioni principali di: violoncello, sostenute dal maestro Ravan Suma (solista presso l’Orchestra Nazionale Radio della Romania); percussioni, con Alexandu Anastasiu (membro altresì dell’Orchestra Nazionale della Romania); di musica da camera con Adrian Mantu (membro del Quartetto Contempo, quartetto in residenza della Radiotelevisione Irlandese) e di fotografia, con Mihai Benea (uno dei più rinomati artisti fotografi romeni).

I corsi dell'Accademia ICon Arts Roma, si concluderanno con un concerto di Gala sostenuto dai partecipanti alle Masterclass. In questa occasione gli artisti Razvan Suma (violoncellista), Alexandru Anastasiu (percussionista) e Adrian Mantu (violoncellista e quartettista) sosteranno dei recital assieme ai loro migliori studenti romeni e stranieri, presentando al pubblico una selezione di brani strumentali e camerali del repertorio internazionale, nonché delle opere in prima audizione assoluta realizzate in occasione delle Masterclass.

Il Concerto Finale si terrà sabato, 5 agosto 2017, ore 20.00, presso la sala concerti dell'Accademia di Romania, con ingresso da Piazza José de San Martin, 1. Potranno essere ascoltati brani per violoncello, quartetto d’archi, insiemi con pianoforte, e diverse formazioni di percussioni, della creazione artistica di celebri compositori dei secoli XVIII – XXI.
Il Gala ICon Arts includerà, accanto ai momenti musicali, la cerimonia di consegna dei diplomi ai partecipanti. In occasione sarà allestita anche una mostra con i lavori dei partecipanti al corso di fotografia.
Il concerto sarà seguito da momenti conviviali, dove i presenti potranno brindare con un bicchiere di spumante offerto dagli organizzatori. L’ingresso all’evento è libero.

Razvan Suma è uno dei più importanti violoncellisti romeni contemporanei. Vincitore di diverse competizioni in Romania e all’estero, egli ha iniziato precocemente la sua carriera concertistica avendo collaborato, come solista, con oltre 30 orchestre dappertutto in Europa e accanto a nomi importanti quali: Maxim Vengerov, Alexander Sitkovetski, Borromeo Quartet, Justus Frantz, Josef Lendvay, Misha Katz, Jin Wang, Cristian Mandeal o Marin Cazacu. A partire dal 2010, Suma è solista violoncellista dell’Orchestra Nazionale Radio della Romania.

Alexandru Anastasiu (Romania), ex borsista Yamaha/2001, è un virtuoso vibrafonista e percussionista concertista dell’Orchestra Nazionale Radio di Bucarest. Artista “Mike Balter” in Romania, egli è inoltre organizzatore del Festival Internazionale di Vibrafono (con I° edizione svoltasi a Bucarest, nel 2012). Anastasiu è vincitore di numerosi premi nazionali ed internazionali e invitato in varie manifestazioni musicali, in Romania e all’estero, come solista o come membro di diverse formazioni di percussionisti da lui stesso coordinati.

Il violoncellista Adrian Mantu (Romania / Irlanda), membro del RTE ConTempo Quartet (quartetto della Radiotelevisione Irlandese) assieme al quale detiene un record di 13 premi internazionali svolge un’intensa attività concertistica, con oltre 100 concerti all’anno, in diversi paesi del mondo. Tra i prestigiosi premi conseguiti nella carriera si annovera anche il I° Premio al Concorso internazionale Valentino Bucchi di Roma. Attualmente, quando sono ha concerti, Adrian Mantu insegna nell’ambito di corsi internazionali in Irlanda (Royal Irish Academy of Music di Dublino, ConTempo Summer School a Galway, ecc), Romania, Regno Unito e Giappone.

Mihai Benea è riconosciuto in ugual misura per la fotografia documentaria e per quella paesaggistica, per il ritratto e per il fotogiornalismo. Nel periodo 2004-2010, Benea ha svolto attività di fotoreporter, lavorando per i gruppi Ringier Romania e Adevarul Holding. Le sue foto sono apparse nelle seguenti pubblicazioni: Capitale, Forbes, Unica, Bolero, OK, ecc. Dal 2011 si è riproposto come un libero professionista, collaborando con una moltitudine di istituzioni, organizzazioni, agenzie di pubblicità e aziende.

 

 
Lunedì 22 luglio, ore 18.30
Accademia di Romania, Biblioteca

Conferenza di presentazione dei risultati del progetto di ricerca
Ioana-Terezia Pop - Fonti archivistiche romane e vaticane sulla Missione francescana nella Transilvania medievale (secoli XIV – XVI)

Ioana-Terezia Pop è dottoressa di ricerca in studi medievali della scuola di dottorato ”Storia. Civiltà. Cultura” - Università ”Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca, con una tesi dedicata alla nobilità della contea di Maramures nei secoli XIV-XVI (La società di Maramures nel XIV-XVI secoli: i nobili e le relazioni tra le famiglie nella contea di Maramures). Presso la stessa Università, alla Facoltà di Storia e Filosofia, ha concluso la laura magistrale in storia medievale, nel 2013, con il tema ”Le famiglie nobiliare del villaggio Ieud, contea di Maramures. Studio di caso: la famiglia Gorzo di Ieud e Suciu de Sus nei secoli XIV-XVII”. Sempre alla stessa Università la laurea in archeologia è stata completata nel 2011 con il tema ”Testimonianze archeologiche e paleographiche sulle chiese orientali dell'contea Maramures nei secoli XIV-XVI”. L'anno scorso aveva la borsa di studio ”Vasile Pârvan” in cui aveva ricercato la missione dei frati minori nello spazio della Transilvania di oggi nell'era medievale. I suoi interesi di ricerca includono la paleografia latina, la storia della chiesa con accento per i frati minori e la nobilità dal Regno d'Ungheria.

Lo studio analizza, sulla base di documenti d'archivio e volumi di ricerca internazionale, gli elementi della missione minoritica nell’odierno areale della Transilvania. Il quadro cronologico spazia dalle prime testimonianze sull’ordine dei frati minori (dal XIII secolo) e fino alla metà del XVI secolo.

 

Conferenza di presentazione dei risultati del progetto di ricerca
Iulia-Dorina Stanciu - Fra tradizione e modernità. Forme contemporanee di feste comunitari tradizionali di Lazio

Iulia-Dorina Stanciu è dottoranda presso la Scuola di Dottorato in Studi della Popolazione e Storia delle Minoranze della Facoltà di Storia e Filosofia dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Romania. Presso la stessa facoltà ha conseguito la laurea triennale in Studi Culturali-Etnologia e, successivamente, la laurea magistrale in Storia e socio-antropologia dell’età moderna.
I suoi interessi di ricerca si focalizzano sull’etnologia, l’antropologia culturale, l’antropologia sociale, l’antropologia storica e la demografia storica.
Tra l’ottobre 2016 e il luglio 2017 ha beneficiato di una Borsa di studio post-universitaria “Vasile Pârvan” presso l’Accademia di Romania di Roma, grazie alla quale ha sviluppato una ricerca intitolata “Fra tradizione e modernità. Forme contemporanee di feste comunitarie tradizionali nel Lazio”. Lo studio si è concentrato sulle caratteristiche delle attuali feste comunitarie nel territorio del Lazio, sul loro branding, e sul modo in cui i partecipanti vivono tali eventi.

 

 
18-30 luglio 2017 / Inaugurazione: 18 luglio, ore 19
Accademia di Romania, Sala Esposizioni

Retrospettiva Soleil de l’Est a Roma

Artisti: Ion ATANASIU-DELAMARE, Ilie BOCA, Horea CUCERZAN, Suzana FANTANARIU, Dan HATMANU, Lisandru NEAMTU,
Romul NUTIU, Christian PARASCHIV, Vasile TOLAN.

L’Accademia di Romania presenta a Roma, da martedì 18 luglio 2017, la Retrospettiva Soleil de l’Est, mostra di pittura di alcuni dei più importanti artisti romeni contemporanei: Ion ATANASIU-DELAMARE, Ilie BOCA, Horea CUCERZAN, Suzana FANTANARIU, Dan HATMANU, Lisandru NEAMTU, Romul NUTIU, Christian PARASCHIV, Vasile TOLAN. La mostra è organizzata in collaborazione all’Associazione Soleil de l'Est (Francia e gode del sostegno dell’Istituto Culturale Romeno.
Le 34 opere che compongono la mostra, realizzate nel periodo 2004 – 2010, illustrano una fase creativa di alcuni dei maggiori artisti romeni contemporanei che coincide al momento dell’integrazione della Romania nell’Unione Europea, del 2007, momento che dopo la rivoluzione del 1989 può essere considerato come la seconda grande apertura del Paese verso l’Occidente ed il mondo libero.
L’associazione culturale Soleil de l’Est è stata creata nel 1994 con l’obiettivo di presentare inizialmente in Francia, poi anche in altri paesi dell’UE, una parte della cultura romena, ossia la pittura contemporanea. In occasione dell’inaugurazione, il presidente dell’Associazione, il dott. Michel Gavaza, presenterà il contenuto della mostra, come anche un panorama sull’arte romena contemporanea. Sarà presentata un’ampia documentazione sull’attività dell’Associazione, inclusi i due tomi dell’opera Présences de la peinture contemporaine roumaine en France avec Soleil de l’Est, altri album e cataloghi pubblicati in lingua inglese, francese e romena, monografie dedicate ai pittori che espongono, filmati, materiali fotografici e materiali di presentazione delle principali mostre organizzate dall’Associazione in Francia, Belgio, Paesi Bassi e Romania.
La mostra è visitabile su prenotazione: 06.320.15.94.

 

 
14-21 luglio 2017. Inaugurzione: 14 luglio, ore 19
Accademia di Romania, Galleria (Viale delle Belle Arti, 110)

Roma. Sensosospeso (La riflessione di una ricerca)
Mostra d'arte, fiber art e fotografia.

Alexandra Rusu (borsista 2016-2017, Accademia di Romania in Roma)
Viorica Sladescu (Coordinatrice del progetto, artista invitata)

Periodo: 14-21 Luglio 2017. Inaugurazione: venerdì, 14 luglio, ore 19

Il progetto artistico "Roma. Sensosospeso" fa parte della ricerca di post-dottorato "Dallapitturaall’arrazzo. La dinamicadellearazzerieitalianefra Quattro e Settecento". Il lavoro teorico presentato dall'artista nella conferenza internazionale Metamorphosis. Before and after Rome (12.06.2017/ Spazi Aperti XV) è visivamente completato da una serie di opere d'arte, fiber art e fotografie, individualizzate in serie, un viaggio dalla documentazione dei tessuti storici fino alla riscoperta fotografica degli "arazzi" dello spazio contemporaneo o allo sviluppo di “verdures” ispirate dall’action painting e le techniche della stampa sui tessuti.
Prima serie :È rappresentata da un quaderno di documentazione visiva della ricerca teorica che comprende bozzetti e riproduzioni dei principali motivi e schemi compositivi di tessuti dei secoli 14-18, scelti dall’artista per essere parte dall’insieme di imagini del lavoro teorico. Allo stesso tempo, le pagine contengono esempi di ricostruzioni compositivi. Le composizioni presenti in modo frammentario nelle opere di pittori del periodo preso in esame sono sviluppate e modificati per inserirci nel mondo dei tessuti reali o immaginari degli artisti italiani.
Seconda serie: La serie di “ verdures” (progetti di arazzi e fiber art) rappresenta un atto di inserimento dell'artista nel paesaggio vegetale degli arazzi italiani ritrovato nella vegetazione della capitale. Lo studio ha generato una ricerca subconscia degli elementi compositivi, i frammenti documentari stampati sulla retina trovando corrispondenti nello spazio reale. Da qui la necessità dell'artista di effettuare una seconda operazione di introspezione, la prima, la ricerca bibliografica, esigendo la trasposizione nel linguaggio artistico. Il action painting, le tecniche di stampa sui tessuti sono le tecniche scelte per la seconda introspezione. Il gesto, l’immersione del corpo nella tecnica rispecchia la laboriosa tecnica del tessere. Il pubblico può diventare un performer e comporre la sua versione di una “verdure”. L’esempio d’arrazo classico con soggeto vegetale lo ritroviamo nella istallazione artisticache completa lo spazio espositivo e collega il concetto della mostra con l'ultima serie di opere.
Terzaserie:La serie fotografica è una riflessione personale basata sul tessuto visto come parte del contesto contemporaneo della città. Il punto di partenza della ricerca è il forte contrasto tra l'insieme della Roma turistica e la presenza espansiva e talvolta brutale del tessuto tessile, soprattutto nella forma dei vestiti scartati, in luoghi e circostanze impreviste. Il contrasto è stato aumentato dalla ricerca teorica sulla scena degli arazzi lussosi del passato.
Questa insinuazione nello spazio asettico del patrimonio, dello spazio aperto e del museo quotidiano - come oggetto scartato, perso, commerciale o rifugio per i senza tetto - alimenta il messaggio dei tessuti. Attraverso gli occhi dell'artista diventano un intervento artistico nello spazio pubblico, un installazione di tessuti o, a livello cittadino, land art. Cercato o involontario, frammentando spazio e tempo, questi tipidi oggetti decostruiscono la mappa della città in prospettive metaforiche e ci collega all'attuale sistema culturale e con i problemi sociali correnti.
Visita mostra su prenotazione: 3887267562.

 

 
Mercoledì 12 luglio, ore 20
Accademia Filarmonica Romana, Sala Casella (Via Flaminia 118, Roma)

BIRD’S-EYE VIEW | DIN ZBOR DE PASARE
Musica rumena moderna e contemporanea

SonoMania New Music Ensemble

Raluca Stratulat, violino
Mihai Pintenaru, clarinetto
Eugen-Bogdan Popa, violoncello
Mihai Maniceanu, pianoforte
Diana Rotaru, direzione artistica

In programma, composizioni di Enescu, Stroe, Doina Rotaru, Diana Rotaru, Maniceanu e Dediu
In collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana e SoleArt. Con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno.

Bird’s Eye View (Din Zbor de Pasare) si propone di fornire una visione d’insieme, dall’alto del cielo, naturalmente incompleta e fuggitiva, della musica romena da camera moderna e contemporanea, raggruppando generazioni e stili molto vari. Iniziando da George Enescu, padre della scuola componentistica romena d’oggi, e dalla sua sublime Sonata seconda per violino e piano, il programma dell’ensemble bucarestino SonoMania presenterà due opere di riferimento per i clarinettisti (la Sonata per clarinetto solo di Tiberiu Olah e Fumo di Doina Rotaru), la Fantasia quasi una sonata per violoncello e piano di Aurel Stroe, e due altre opere per ensemble prodotte dalla generazione più fiovane di compositori: un piccolo gioiello ludico postmoderno, l’invito al valzer di Mihai Maniceanu” e Verde di Diana Rotaru.
SonoMania New Music Ensemble nasce nel 2012 per iniziativa del compositore Diana Rotaru, con la volontà di attrare verso la musica moderna e contemporanea un pubblico giovane. I quattro membri dell’ensemble (Raluca Stratulat, violino; Mihai Pintenaru, clarinetto; Eugen-Bogdan Popa, violoncello e Mihai Maniceanu, piano), sono musicisti ormai affermati in Romania che si affacciano sulla scena musicale internazionale, dopo una formazione di eccellenza presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest.
Il concerto si svolge nell’ambito del festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana Desideria, in programma a Roma dal 26 giugno al 15 luglio. Dettagli su biglietti e prenotazioni sul sito www.filarmonicaromana.org.

 

 
3 luglio, ore 18.30
Accademia di Romania, Biblioteca


 

 
1 luglio - 10 luglio, 2017
Accademia di Romania, Sala Esposizioni


Sabato 1° luglio alle ore 18:00
presso l’Accademia di Romania in Roma
verrà inaugurata la mostra itinerante Vivam,

organizzata dal Comitato promotore Metamorphosis. Beyond the Shape di Sulmona assieme al Comune di Sulmona ed
all’Accademia di Romania in occasione del Bimillenario della morte di Ovidio.
La mostra, 50 opere d’arte ispirate alle Metamorfosi ovidiane appositamente realizzate da artisti italiani e romeni, è l’atto finale di un work in progress iniziato nel febbraio 2016 attraverso l’esposizione di quadri, sculture e fotografie in vari stati di avanzamento vagliati dalla commissione scientifica presieduta da Tiziana D’Acchille, Direttrice dell’Accademia di BB.AA. di Roma, che ha selezionato le opere finaliste in vista del viaggio che la mostra è destinata a compiere da Sulmona a Costanza, attraverso Roma.
Parteciperanno alla manifestazione il direttore ad interim dell’Accademia di Romania Diana Turconi Bubenek, il Vicesindaco di Sulmona Mariella Iommi, il Presidente del Comitato promotore BtS Luisa Taglieri e il responsabile della Commissione Organizzatrice di Ovidio 2017 Raffaele Giannantonio. Nel corso della manifestazione l’Associazione Culturale “ClasseMista Teatro Musica” allieterà i presenti con lo spettacolo Il banchetto del lupo ispirato al mito ovidiano di Licaone.
Le opere resteranno in mostra presso l’Accademia di Romania sino al 10 luglio prossimo.

 

 
Venerdì, 23 giugno 2017, ore 18,30
Accademia di Romania, Sala Esposizioni

Sânziene per una notte: in occasione della Giornata Universale che celebra la Camicia Tradizionale Romena, gli studenti riscoprono tradizioni e usi antichi delle fate che diffondono l’amore.

Venerdì 23 giugno, dalle 18.30 nella Sala delle esposizioni dell’Accademia di Romania di Roma avrà luogo l’evento Sânziene: La notte magica in occasione della giornata universale che celebra la camicia tradizionale romena.

L’evento, organizzato dalla Lega degli Studenti Romeni all’estero - Filiale Italia e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e dell’Accademia di Romania in Roma, sarà un’occasone per vivere gli antichi rituali della notte delle Sanziene e riscoprire la IA, la camicia tradizionale simbolo dell’artigianato e della cultura romena.
Oltre alla presentazione degli usi e costumi ci saranno: la collezione di camicie tradizionali del Museo di Botosani, presentazione del libro “Eu sunt femeie” della scrittrice Maria Cristina Tudose, la band Geeskoff e una dimostrazione dal vivo degli artigiani Elena Dascalu e Ionica Danciu. Infine, un aperitivo in compagnia dei DJ Snake e DJ Skinu.

Dal 2013,il 24 giugno è la giornata in cui si celebra la camicia tradizionale romena, IA, che sarà raccontata dalle sue origini nelle diverse regioni della Romania, fino alla sua rielaborazione da parte di grandi personalità: Matisse, Yves Saint Laurent, Jean Paul Gaultier.
L’evento degli studenti romeni di Roma è diventato una tendenza fin dalla prima edizione alla quale hanno partecipato più di 150 persone.
La camicia tradizionale romena non è solo un indumento, ma anche un simbolo d’ispirazione che accomuna da anni il dialogo italo-romeno: esito della ricerca degli studenti romeni di Roma riguardo agli elementi comuni tra i costumi tradizionali romeni e italiani.
La Lega degli Studenti Romeni all’Estero - Filiale Italia è un’organizzazione non governamentale, no profit, apolitica ed equidistante, formata da studenti romeni in Italia. Scopo principale della lega è di promuovere i valori romeni: incoraggia la partecipazione alle attività extracurriculari, offrendo allo stesso tempo l’occasione di sviluppare abilità e competenze, di acquisire nuove conoscenze ed esperienze, ma anche di interagire con diverse personalità per aggiungere un mattone alla costruzione dell’Europa di domani.

 

 

Lunedì, 19 giugno 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala Esposizioni

 

MOSTRA

 

 

La Cultura Cucuteni

- dal simbolismo all'arte -

 

 

 

intervengono:

prof. Marco Merlini (Roma) e dr. Aurel Melniciuc (Botosani)

Cultura Cucuteni – dal simbolismo all'Arte.


La mostra intitolata “La Cultura Cucuteni – dal simbolismo all'Arte”, organizzata dal Museo della provincia di Botosani (Romania), in collaborazione con l'Accademia di Romania a Roma e l'Istituto Culturale Romeno, intende presentare la meravigliosa arte della Cultura Cucuteni, illustrando la ceramica e le statuette in argilla scoperte nella Provincia di Botosani - Romania.
Gli artefatti di questa civiltà sono caratterizzati da una vasta gamma di motivi decorativi che gli artisti di questa cultura hanno usato in diverse combinazioni, impiegando solo tre colori (bianco, nero e rosso) in modo da creare risultati spettacolari, considerata l’epoca nella quale sono stati creati. La mostra “La Cultura Cucuteni – dal simbolismo all'Arte” è strutturata in immagini d’alta fedeltà, realizzate in una maniera artistica da fotografi professionisti che collaborano con National Geographic, e corredata da testi in romeno, italiano e inglese, raggruppati in pannelli tipo “roll-up”. Questa mostra non è destinata a focalizzare l’attenzione su informazioni storico-scientifiche e sui dettagli tecnici, ma sul valore artistico dei manufatti in ceramica e dell arte figurativa della cultura Cucuteni.
L’inaugurazione della mostra avrà luogo il 19 giugno 2017, ore 18.30, nella sala espositiva dell'Accademia di Romania a Roma, con interventi del prof. Marco Merlini (Roma) e del dott. Aurel Melniciuc (Museo di Botosani). La mostra è visitabile dal 19 al 25 giugno 2017 presso l'Accademia di Romania, Piazza José de San Martin, 1 – 00197, Roma.

 
Giovedì, 15 giugno 2017, ore 18,30
Accademia di Romania, Biblioteca

Presentazione di due volumi di versi firmati da Aura Christi
La sfera del freddo. Dall’inferno, con amore (Milano, 2015)
Elegie nordiche (Roma, 2017)


Giovedì, 15 giugno 2017, alle ore 18.30, nella Biblioteca dell’Accademia di Romania a Roma,
avrà luogo un incontro con la poetessa Aura Christi.
Saranno presentati due dei suoi recenti volumi usciti in Italia:
La sfera del freddo. Dall’inferno, con amore/Sfera frigului. Din infern, cu dragoste, Milano 2015, Rediviva Edizioni, e
Elegie nordiche/Elegii nordice, Roma 2017, Edizioni Aracne (edizione bilingue, traduzione italiana e nota bibliografica di Geo Vasile).
L’evento gode del sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.

Interverranno:
La poetessa Aura Christi, Maria Floarea Pop - traduttrice del volume “La sfera del freddo. Dall’inferno, con amore/Sfera frigului. Poeme. Din infern, cu dragoste”, il dott. Mario Scagnetti, editore capo dell’Editrice Aracne di Roma. Modera il dott. Iulian Mihai Damian (coordinatore delle attività culturali dell’Accademia di Romania in Roma).

Domenica, 18 giugno, dalle ore 12.00, la poetessa Aura Christi, insieme alla traduttrice Maria Floarea Pop, incontreranno i lettori di lingua romena presso il Teatro Lo Spazio di Roma (Via Locri, 42/44, 00183). L’evento è organizzato dall’ Associazione Cenacolo Letterario Romeno di Roma.

Aura Christi è poetessa, narratrice, saggista, giornalista e traduttrice romena. È nata a Chisinau, nell’attuale Repubblica Moldava, dove ha compiuto gli studi, laureandosi in giornalismo presso l’Università Statale, nel 1990. Oggi vive a Bucarest dove lavora come capo-redattrice presso la rivista «Contemporanul». La sua opera è stata tradotta e pubblicata in numerosi Paesi dell’Europa e non solo: Germania, Francia, Belgio, Italia, Svezia, Bulgaria, Albania, Turchia, Israele, USA, Cina. Ha vinto numerosi premi letterari nazionali ed internazionali. Nei suoi saggi, romanzi e versi parla di destini umani schiacciati dall’occupazione straniera, motivo letterario che la scrittrice stessa definisce: a casa – in esilio. L’argomento ricorrente dei suoi libri è l’esilio geografico e il tentativo di trovare nella poesia una patria. Ha pubblicato finora oltre 10 volumi di poesie, altrettanti libri di saggi, due romanzi e una tetralogia. Come traduttrice ha offerto una versione in romeno della poesia di Anna Achmatova.

Floarea Maria Pop è poetessa e traduttrice, collaboratrice del Centro culturale italo-romeno di Milano per la diffusione della cultura romena in Italia. Ha tradotto in italiano: In assenza dei padroni di Nicolae Breban, Edizioni Cantagalli 2013; Storia della Romania di Florin Constantiniu (in collaborazione con Fulvio del Fabbro), Rubbettino 2015 e La sfera del freddo. Dall’inferno con amore di Aura Christi, Rediviva 2015.

Geo Vasile è nato e vive a Bucarest, dove si è anche laureato in filologia italiana. È autore di opere di critica letteraria, di due romanzi e di numerose traduzioni dal romeno in italiano e viceversa. In patria ha ricevuto svariati riconoscimenti e premi per la traduzione. In Italia nel 2014 gli è stato assegnato a Pescara il premio “Flaiano” destinato all’italianistica.

 

 

9-16 giugno - SPAZI APERTI
Accademia di Romania

 

29 maggio 2017 - Museo dei Fori Imperiali, Mercati di Traiano
30 - 31 maggio 2017 - Accademia di Romania, Biblioteca

 

Lunedì, 22 maggio 2017, ore 17.00
Accademia di Romania, Sala Conferenze e Sala Esposizioni

 

MOSTRA

Bimillenario Publius Ovidius Naso – la via dell’esilio

 

 

Lettura di poesie

l’attore e regista Emil Boroghina


poesie di Ovidio dalle „Tristia” e „Pontiche”

(proiezioni dei testi in latino e italiana)

Mostra d’arte grafica Bimillenario Publius Ovidius Naso – la via dell’esilio, organizzata dal Museo d'Arte di Constanta, in collaborazione con l'Istituto Culturale Romeno.

L’evento commemora i 2000 anni della morte del poeta latino Publio Ovidio Nasone, uno dei maggiori poeti della letteratura latina. Nato a Sulmona, morì a Tomi, l’odierna Constanta, in Romania, dopo un esilio durato otto anni, deciso dall’imperatore Augusto.

La mostra raccoglie 60 opere di grafica ispirata al grande poeta latino, realizzate da artisti provenienti dall’Italia, la Grecia, la Bulgaria e la Romania: Lino Alviani, Arturo Faiella e Yoselin Giovani - Italia; Alex Dimitriadis, Xenis Sachinis e Kostis Spanopoulos - Grecia; Peter Lazarov, Yavora Petrova e Bozhidar Tonev – Bulgaria; Loretta Baluta, Marieta Besu, Aurel Bulacu, Zuzu Caratanase, Mircia Dumitrescu, Suzana Fântânariu, Emilia Kiss, Anna - Maria Orban, Lelia Rus Pîrvan, Matei Serban Sandu, Atena Elena Simionescu e Florin Stoiciu – per la Romania.

La mostra presentata in otto città di quattro paesi, seguendo l’itinerario della via dell’esilio che lo stesso Ovidio attraversò, da Roma a Tomi: Sulmona (Sulmo), Roma, Brindisi (Brundisium), Corinto (Koryntos), Nessebar (Mesembria), Balcic (Dionysopolis), Mangalia (Callatis) e Constanta (Tomi). La prima tappa della mostra itinerante è stata a Sulmona, dove il Poeta è nato, che l’ha ospitata nel periodo 15-20 maggio nella Chiesa di San Francesco della Scarpa.

Dopo la presentazione a Roma, presso l’Academia di Romania, la mostra sarà visitabile a Brindisi, presso il Palazzo Granafei Nervegna, dal 21 al 25 giugno; a seguire, Corinto, presso la Galeria d’Arte; Nessebar - Art Gallery; Balcic - Centro Culturale il “Palazzo”; Mangalia - Casa della Cultura; Constanta - Museo d'Arte di Constanta e “Casinou”.

Le letture di poesia dell’attore romeno Emil Boroghina saranno corredate di proiezioni dei testi in latino e della traduzione italiana.
Emil Boroghina è attore, regista, socio d’onore del Teatro Nazionale “Marin Sorescu” di Craiova, direttore e fondatore del Festival Internazionale “Shakespeare”, in Romania, presidente della Fondazione “Shakespeare”, vicepresidente della Rete Europea dei Festival “Shakespeare”, membro del Senato dell’Unione Teatrale Romena. Dal 1963 al 1988 è stato attore e regista del Teatro Nazionale di Craiova, mentre tra il 1988 e il 2000 è stato Direttore Generale dello stesso teatro. Nel 2000 ha ricevuto l’ “Ordine Nazionale con il Grado di Cavaliere”, uno dei più importanti riconoscimenti conferiti dallo Stato romeno. Sotto la sua direzione il Festival Internazionale “Shakespeare” ha ricevuto dall’Unione Teatrale Romena il “Premio d’eccellenza per la qualità eccezionale dell’edizione 2006”. Nel 1997 il British Council ha conferito a Emil Boroghina il ”Premio per il miglior direttore di teatro della Romania” e, nel 2011, il ”Premio alla carriera per il sostegno e la promozione dei rapporti culturali tra Romania e Regno Unito”.

 

15 - 19 maggio 2017
Accademia di Romania, Sala Concerti

 
Lunedì 15 maggio 2017, ore 17.00
Accademia di Romania, Biblioteca

 

 
Sulmona - Rotonda di San Francesco della Scarpa, Lunedì 15 maggio - ore17.30
Roma - Accademia di Romania, Lunedì 22 maggio - ore 17,00

“Bimilenar Publius Ovidius Naso (48 a.Ch. – 17 p.Ch.) – la strada dell'esilio”.
Mostra itinerante: Sulmona-Roma-Brindisi

 

 
Sabato 13 maggio 2017, ore 09.00
Accademia di Romania, Sala Conferenze


L’Associazione Onlus “Insieme per l’Athos”
in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma


XVI CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI
SULLA CULTURA E SPIRITUALITA’ DELLA SANTA MONTAGNA

"Il Monte Athos e la fondazione dei primi Monasteri"

SABATO 13 MAGGIO 2017, ore 9.00
Presso l’Accademia di Romania in Roma, Sala Conferenze
(P.za José de San Martin, 1 – Roma)

Con la benedizione della Ierà Epistasia della Sacra Comunità Monastica del Monte Athos
e di S. Em. Rev.ma il Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta
del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli


INDIRIZZI DI SALUTO

Dott. Giuseppe Sergio BALSAMA’
Presidente dell‘Associazione “Insieme per l’Athos - Onlus”

Rappresentante di S. Em. Rev. ma il Metropolita Gennadios,
Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli

S. E. R. Mons. Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia Rappresentante della Ierá Epistasia della Sacra Comunità monastica del Monte Athos

Dott. Anastasios DOUROS, Presidente dell’Agioritiki Estia (Mount Athos Center) di Salonicco


RELAZIONI

Nascita, sviluppo e originalità delle fondazioni monastiche athonite
Dott. Massimo CAPUANI, Studioso di arte e spiritualità del Monte Athos – Milano

Sant’Atanasio l’Athonita e la fondazione della Grande Lavra
Prof. Vassilios KOUKOUSAS, Docente di Storia della Chiesa c/o la Facoltà Teologica dell’Università di Salonicco (GR)

Il Tipikón di Zimisce, primo statuto costituzionale della Santa Montagna
Ieromonaco Theofilos PANTOKRATORINOS, Monaco ortodosso del Sacro Monastero di Pantokratoros - Monte Athos (GR)

Monaci georgiani all’Athos. L’origine del monastero di Iviron
Prof.ssa Bernadette MARTIN-HISARD, Maître de Conférences c/o l’Università Panthéon-Sorbonne (Paris 1) – Roma

Il contributo dei benedettini alla nascita del monastero cenobitico sulla Santa Montagna: il Monastero degli Amalfitani
Prof. Marco MERLINI, Archeologo - Docente c/o l’Università di Sibiu (Romania) – Roma

I primi insediamenti monastici russi sul Monte Athos
Dott. Michail TALALAY, Storico - Ricercatore c/o l’Istituto di Storia mondiale dell’Accademia Russa delle Scienze – Milano

I romeni e il Monte Athos
Dott. Iulian Mihai DAMIAN, Docente presso l’Università di Cluj-Napoca (Romania) - Accademia di Romania in Roma

Moderatore: Prof. Marco MERLINI

INGRESSO LIBERO

 

 
Lunedì 8 maggio 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala Concerti

Lunedì, 8 Maggio, 2017 , ore 18.30, Sala Concerti
(Piazza José de San Martin, no 1)

L'Ambasciata di Romania in Italia e l'Accademia di Romania in Roma
In occasione della celebrazione della
Festa dell’Europa
Presentano il concerto sostenuto dal


Quartetto Quodlibet

Liviu Neagu-Gruber - violino I, Axel Hess – violino II
Daniel Groza - viola , Marius Parascan - violoncello


In programma:

Wolfgang Amadeus Mozart - Divertimento in Fa Maggiore, KV 138.
Ottorino Respighi - Antiche Danze ed Arie
Teodor Grigoriu - Pe Arges in sus.
Elaborazioni dal floclore romeno

Il Quartetto Quodlibet si definisce: “un gruppo di musicisti amici, sempre in viaggio alla ricerca della felicità, delle opportunità, ma anche, dopo tutto, della pace… a un certo punto abbiamo scoperto nelle persone accanto a noi, vicino alle quali stavamo crescendo, qualcosa che ci obbligava a sentire per la loro persona, le loro vicende, la loro storia. La storia del nostro concerto, nel tempo e nello spazio, è quella di amicizie europee di vecchia e nuova data, e incarna l'unità nel sentire di culture diverse del nostro vecchio continente, delle nostre antiche radici” ...

Il violinista Liviu Neagu-Gruber è nato a Bucarest dove ha studiato violino presso l'Accademia di Musica (Conservatorio Ciprian Porumbescu) con Varujan Cozighian, Stefan Gheorghiu, Cornelia Bronzetti e musica da camera con Serban Dimitrie Soreanu. Ha ricevuto numerosi premi in concorsi per violino, come solista e con ensemble camerali. Tra il 1983-1989 è stato membro Orchestra di Musica Camera presso la Filarmonica di Bucarest. Ha avuto vari tornei come solista e musicista da camera in vari paesi europei. Dal 1991 è primo violino dell'Orchestra di Wuppertal e dal 1997 dell’assemblee Solistes Européens Lussemburgo e Westdeutsche Sinfonia.

Nato nel 1970, Axel Hess ha studiato presso l'Accademia di Musica di Düsseldorf Robert Schumann con il professor Michael Gaiser. Nel 1999 si è laureato con concerto diploma. Ha vinto il concorso nazionale "Jugend musiziert" ed è stato membro dell'orchestra "Junge Deutsche Philharmonie" e dell'Orchestra Europea dei Giovani. È invitato permanente dell’ ”Ensemble per la nuova musica” a Dusseldorf, dell’ ensemble "Westdeutsche Sinfonia" e del trio Wuppertrio e dal 1997. Axel Hess è primo violino dell'Orchestra di Wuppertal.

Daniel Groza è violista nella Filarmonica di Stato Transilvania a Cluj-Napoca la sua città natale. Ha studiato al Kunstuniversität Graz e Conservatorio di Musica "Gheorghe Dima", di Cluj-Napoca ed è stato studente della Scuola di Musica "Sigismund Toduta" nella stessa città. Ha avuto ed ha numerose collaborazioni con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell'Opera di Roma, e si è esibito nelle principali città di tutto il mondo con le orchestre di Cluj-Napoca e di Roma.

Marius Parascan – “Strumentista di notevole spessore (cavata possente quanto morbida e intensamente espressiva)“ … è quello che il critico musicale Nicola Sbisà ha scritto di lui. Ha iniziato lo studio del violoncello dalla più tenera età con il Maestro George Cocea, uno studente di Pablo Casals. Frequentando Conservatorio "George Enescu" di Bucarest, si è laureato con il massimo dei voti nel 1981. Poi ha seguito a Roma corsi di specializzazione sotto la guida del Maestro Radu Aldulescu, vincendo numerosi titoli nazionali e internazionali, sia come solista e con vari gruppi da camera. È stato membro del KlavierQuartet e del Trio di Roma con il quali ha mantenuto un'intensa attività concertistica. Inoltre, come violoncellista di SonartQuartet ha girato in Italia ed all'estero eseguendo il meno noto Concerto per quartetto d'archi ed orchestra di Bohuslav Martinu, sotto la direzione di Zoltan Pesko. Dalla stagione 1983/84, è membro di Orchestra dell'Opera di Roma.

Ingresso libero

 

 
Sabato 6 maggio, Domenica 7 maggio - ore 11.00, 12.00, 17.00
Accademia di Romania

2017

Accademia di Romania
(Piazza José de San Martin, no 1)

Visite guidate

Sabato 6 maggio - ore 11.00, 12.00, 17.00

Domenica 7 maggio - ore 11.00, 12.00, 17.00

Per maggiori informazioni: http://www.openhouseroma.org/2017

 

 

Mercoledì, 3 maggio 2017, ore 18.00
Accademia di Romania, Biblioteca

Presentazione del libro

 

 

„Imperi e nazioni nell’Europa centro-

orientale alla vigilia della

Prima Guerra Mondiale”

 

 

a cura di Ion Carja (Università di Cluj)


 

Accademia di Romania in Roma, ospita la presentazione del libro „Imperi e nazioni nell’Europa centro-orientale alla vigilia della Prima Guerra Mondiale”, a cura di Conf. Univ. Dr. Ion Carja (Università di Cluj), con un’introduzione di prof. Andrea Ciampani, Roma 2016. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, l’Università Roma Tre, l’Istituto Storico Austriaco a Roma e Università Babes-Bolyai –Cluj-Napoca.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale organizzato dal Gruppo di studio estero romeno e svoltosi a Cluj-Napoca nel 2014. Esso coglie in un'ottica transnazionale il tema delle identità nazionali nell'area danubiano-balcanica; la situazione degli italiani e dei romeni dalla metà del XIX secolo sino alla Prima Guerra mondiale; la complessità della trasformazione dello spirito nazionale in Romania nel periodo che ha preceduto il primo conflitto mondiale.
Intervengono:
Prof. Romano Ugolini (presidente - Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano), Prof. Andrea Ciampani (coordinatore dei gruppi di ricerca stranieri – Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Univ. Lumpsa Roma), Prof. univ. dr. Rudolf Dinu (direttore - Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia), Prof. Francesco Guida (Univ. Roma Tre), Prof. associato Alberto Basciani (Univ. Roma Tre), Conf. Univ. Dr. Ion Cârja (Univ. din Cluj) e Prof.Dr. Iulian Damian (coordinatore – Accademia di Romania in Roma).

 

Lunedì, 1 maggio 2017, ore 21.00
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina, 55, Roma

CASA DEL JAZZ
Viale di Porta Ardeatina 55, Roma


Lunedì 1 maggio, 2017, ore 21


LUCIAN BAN & MAT MANERI

Transylvanian Concert”

 

Lucian Ban - pianoforte
Mat Maneri - viola

 

Lunedì 1 maggio, alla Casa del Jazz di Roma, in collaborazione con l'Accademia di Romania e con il sostegno dell'Istituto Culturale Romeno il concerto di Lucian Ban & Mat Maneri, "Transylvanian Concert", Lucian Ban, pianoforte e Mat Maneri, viola.

"Transylvanian Concert"
segna l'esordio per ECM del pianista e compositore rumeno Lucian Ban e vede il ritorno del violista americano Mat Maneri, il quale aveva già lavorato per la label in molte altre occasioni. Questo album testimonia una performance estemporanea organizzata a Targu Mures, nella regione dove Lucian Ban ha trascorso la sua infanzia. Di fronte ad un pubblico attento, Ban e Maneri hanno esplorato - nello spazio interstiziale tra jazz e musica da camera europea - un repertorio di ballad originali, blues, inni ed improvvisazioni libere ed astratte. Il violista corona la performance con una versione gospel di “Nobody Knows The Trouble I’ve seen" di grande intensità emotiva.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Ingresso 15 euro
Info: www.casajazz.it
06/704731- info.cdj@palaexpo.it

 
Giovedì 27 aprile 2017, ore 18.00
Accademia di Romania


MARTIN BENEDICT - Il Servo di Dio nacque a Galbeni (Romania) nel 1931 da genitori contadini. Dopo la scuola elementare nel paese natale (1938-1945), entro nel settembre 1945 nel nostro Seminario di Halaucesti frequentandovi per tre anni la scuola. Con l'inizio della persecuzione ufficiale della Chiesa Cattolica e la nazionalizzazione delle scuole, completo la scuola superiore nel liceo a Bacau, iscrivendosi successivamente alla facolta di medicina all'universita di Iasi, dove si laureo nel 1957. Esercito la professione di medico a Raducaneni, Tatareni, Bacau e finalmente all'ospedale di Onesti (dal 1962 alla morte). Nel 1972 si ammalo gravemente all'intestino, subendo ben tre interventi nel giro di pochi giorni. I medici erano del parere che in breve tempo sarebbe morto. Invece e vissuto ancora per 14 anni, e tutti consideravano la sua vita un miracolo. Fu allora che la sorella Varvara, suora clandestina, si stabili presso di lui. Dopo ininterrotti contatti con i nostri frati (specialmente P. Gheorghe Patrascu) decise di continuare la sua preparazione alla vita religiosa e al sacerdozio. Sotto la guida di P. Patrascu, ministro provinciale di Romania in incognito, clandestinamente fece il noviziato, emise la professione temporanea nel 1976 e quella solenne nel 1979 (poiche non venivano tenuti registri a causa della particolare situazione storica, non conosciamo la data precisa) e fu ordinato sacerdote il 14 settembre 1980 dal vescovo greco-cattolico Alexandru Todea a Slanic Moldova. Durante tutto questo tempo continuo il suo servizio in ospedale, senza far scoprire agli agenti della "Securitate" (polizia segreta) la sua professione religiosa e il suo stato sacerdotale. Nel proprio appartamento, dove aveva un piccolo oratorio, celebrava la Santa Messa tutti i giorni. Per la sua continua preghiera, i fedeli lo chiamavano "il medico che prega molto", e per la sua bonta e per il suo servizio appassionato "il nostro padre medico". Si occupava non solo della salute corporale ma anche dell'anima dei suoi malati, esortandoli a pregare, a confessarsi, a regolare la loro vita matrimoniale... Milito soprattutto contro l'aborto e difese la dignita della persona umana con i suoi inalienabili diritti. Contribui inoltre all'edificazione di alcune chiese malgrado l'ostilita del regime comunista allora al potere. Durante il pellegrinaggio a Roma per la beatificazione del cappuccino romeno fra Geremia da Valacchia, avvenuta il 30 ottobre 1983, (durante la messa lesse in veste di laico un'intenzione della preghiera dei fedeli con un'aggiunta improvvisata, che mise in allerta ascoltatori interessati), fu riconosciuto come sacerdote dalla polizia segreta e da allora cominciarono le persecuzioni (con arresti, interrogatori, tentativi di avvelenamento e di investimento d'auto), che terminarono con la morte sopravvenuta il 12 luglio 1986. Un anno dopo la sua morte, l'acqua del pozzo situato a fianco della casa del paese natio comincio ad avere profumo e gusto di rose. Galbeni divenne, in brevissimo tempo, meta di pellegrinaggio e l'evolversi degli avvenimenti suscitava una forte preoccupazione per la "Securitate". Tuttavia ogni loro tentativo di fermare il flusso della gente falliva sempre. Circolavano voci di tanti miracoli di guarigione compiuti e la gente comincio a pregare con devozione e chiedere l'aiuto e la grazia di Martin. Il suo ricordo e vivo sia nella Provincia che presso i laici. Il processo di canonizzazione e iniziato il 14 aprile 2007.


Angelo Montonati - Nato a Varese il 25 ottobre 1931, giornalista professionista dal 1959. Ha cominciato nel quotidiano di Varese “La Prealpina” come cronista addetto alle pagine della Provincia, passando poi alla redazione milanese del quotidiano economico-finanziario “Il Sole” prima della fusione con “24 Ore”. Nel 1966 è a Roma come redattore e inviato alla Radio Vaticana, dove contribuisce al lancio del neonato Radiogiornale. Nel 1969 inizia, sempre a Roma, il servizio a “Famiglia Cristiana” come inviato e vaticanista. È questo da considerarsi il periodo aureo da professionista in un periodico che allora raggiungeva tirature altissime (circa un milione e mezzo di copie settimanali senza resa). Un giorno don Renato Perino, superiore generale della Società San Paolo, gli manda una lettera nella quale, esprimendogli la sua stima, lo coopta d’autorità nei Cooperatori Paolini. Dal 1980 al giugno 1981, tornato al Nord per assistere la mamma inferma, dirige il quotidiano cattolico di Como “L’Ordine”, tornando poi nel novembre 1981 tra i Periodici Paolini come caporedattore del mensile “Jesus”. Come esperto di informazione religiosa si è interessato delle vicende degli ultimi Pontefici (ha curato per Rizzoli un’antologia di pensieri tratti dagli scritti e discorsi di Giovanni Paolo II), e ha curato per un anno per RAI2 la presentazione del santo del giorno. È inoltre autore di una quarantina di volumi riguardanti santi, beati, servi di Dio, fondatori, fondatrici, protagonisti a vario titolo della vita ecclesiale, viaggi missionari, nonché commenti alle parabole evangeliche. Tra questi: Santa Francesca Romana, Beata Elisabetta Renzi, Beata Ulrica Nisch, Beata Maria Teresa Scherer, Sant’Egidio di Taranto, San Riccardo Pampuri, San Benedetto Menni, Beato Filippo Smaldone, San Daniele Comboni, Sant’Antonio Maria Zaccaria (con prefazione dell’allora cardinale Ratzinger), Beata Gaetana Sterni, Beato Domenico Lentini, San Giorgio Preca, il Beato Tommaso Reggio, la Venerabile Elisabetta Sanna, i Servi di Dio Giuseppe Lazzati, Don Carlo Cavina, Mons. Angelo Ramazzotti, Juliette Colbert Marchesa di Barolo, Luigia Tincani, Madre Ignazia Isacchi, Madre Margherita Lussana, suor Irene Stefani, i coniugi Lelia e Ulisse Amendolagine, suor Edvige Zivelonghi. Altri volumi riguardano Don Francesco Bono (un fondatore), mons. Roberto Ronca (vescovo e fondatore), il vescovo missionario mons. Luigi Santa, la storia della Comunità di Sant’Egidio, le interviste col Rettore Maggiore dei Salesiani don Egidio Viganò (Don Bosco ritorna), con i coniugi Billings (Due vite per la vita), con Padre Livio Fanzaga (Tra cielo e terra Radio Maria) e con il medico dott. Dario Spallone (Un comunista anomalo). E ancora: Continente Uomo (in occasione del centenario delle prime missioni salesiane in America Latina), Padre Coraggio (il comboniano padre Emilio Prandina), Due volte fratello (dedicato ai fratelli coadiutori comboniani), Pane, amore, o fantasie? (reportage in Brasile tra le aree urbane di massima povertà e tra gli indios del Mato Grosso) e un viaggio tra gli ospedali africani dei Fatebenefratelli (Morire in Africa, morire per l’Africa). Infine, L’anticamera del Regno, una originale interpretazione delle parabole evangeliche (con prefazione di mons. Gianfranco Ravasi) che è stata tradotta in diverse lingue, e una guida al pellegrino del Sacro Monte di Varese (con prefazione del Segretario di Paolo VI mons. Pasquale Macchi). Collabora tuttora ai Periodici Paolini (Famiglia Cristiana, Jesus, Club3 e Cooperatore Paolino), al mensile “Rogate” dei Padri Rogazionisti, al settimanale torinese “Il Nostro Tempo” e alla “Radio Vaticana”, mentre per “Radio Maria” dal 1996 cura ogni prima domenica del mese un programma di due ore sui santi, beati, servi di Dio, dal titolo “I Sempre Giovani”. Di 140 trasmissioni, Radio Maria ha già realizzato 7 CD.

 

 

Giovedì, 20 aprile 2017, ore 11:00 – 18:00
Accademia di Romania, Sala Conferenze

Natale di Roma

 

CONVEGNO

 

“Traiano Optimus Princeps:

l’Impero oltre il Danubio”

“Traiano Optimus Princeps: l’Impero oltre il Danubio”

Da giovedì 20 aprile a domenica 23 aprile a Roma si svolgeranno diverse celebrazioni in occasione del Natale dell’Urbe, organizzate, come di consueto, dal Gruppo Storico Romano. Quest’anno le manifestazioni saranno dedicate alla memoria dell'imperatore Traiano, “princeps Optimus”. Il programma per il Natale di Roma si arricchirà con la ricostruzione della conquista della Dacia nelle due campagne degli anni 101-102 e 105-106, condotte dall’imperatore Marco Ulpio Traiano, fautore di una decisa ripresa del processo di espansione che, dopo aver incluso nei confini dello stato romano l’intera ecumene mediterranea, si spinse ben oltre il Danubio e l’Eufrate portando i confini dell’Impero alla massima estensione della sua storia. Il ricco programma delle manifestazioni è consultabile sul sito dell’Associazione, http://www.natalidiroma.it/programma_1.html.

Programma del Convegno, ospitato dall’ Accademia di Romania
Presentatore e moderatore: Avv. Stefano Busolini

Saluti Istituzionali
La Rievocazione quale strumento per la Valorizzazione e Promozione dei siti Archeologici - Giancarlo Carlone (Vicepresidente GSR)
Saeculum Traiani - Mariano Malavolta (Professore di Storia Romana)
Traiano: uomo europeo - Gianmarino Maurilio Colnago (Sindaco di Aicurzio)
Strategia della conquista - Omero Chiovelli (Rev.Legatus XI legio Claudia)
I DACI prima dello scontro contro Traiano - Silvano Mattesini (Scrittore e Rievocatore)
Traiano e le guerre Daciche - Livio Zerbini (Storico e Archeologo italiano)
La Classis Pannonica nella logistica della guerra Dacica - Cristiano Bettini (Ammiraglio della Marina e scrittore)
Un eroe per l’Impero - Andrea Frediani (Scrittore)
i Daci prigionieri a Roma - Pietro Serra (Scrittore e Archeologo)
Dacia: la nascita di una provincia Romana - Anca Cezarina Fulger (Arheologo, Accademia di Romania)

 

Mercoledì, 12 aprile 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala Concerti

Concerto di Pasqua

Maxim Quartet progetto ''muzica.ro''

Horia Maxim (pianoforte)
Mihaela Anica (flauto)
Fernando Mihalache (fisarmonica)
Sandel Smarandescu (basso)

Mercoledì - 12 aprile, 2017,
ore 18.30


Accademia di Romania,
Sala de Cocerti
Piazza Jose de San Martin, 1,

 

In programma:

Amilcare Ponchielli - Danza delle Ore

Aleksander Glazunov - Scene de Balet
(1. Pas d'Action 2. Burattini 3. Valzer)

Gabriel Fauré - Le Pas Espagnol

Tiberiu Olah – Andante

Dan Dediu - Rondo alla Münchhausen
- Balkan Tango with Walking Bass

Johnny Raducanu - La danza dei cimbali

Eugen Doga - Valzer

Igor Stravinski - Tango

George Enescu - Balada

Paul Constantinescu – Danza di Dobrogea

''muzica.ro'' è uno dei progetti del quartetto cioè, la storia artistica ed emotiva dei quattro strumentisti, le quattro identità musicali, legate all’idea di "casa" – luogo dei ricordi, dell'infanzia, dei sogni dell'adolescenza e ora... della maturità, il momento quando la faccia del mondo cambia e i confini culturali si estendono e modificano il loro significato. L’interpretazione e l'improvvisazione, l'elaborazione e anche la trasfigurazione di creazioni musicali rumene in chiave moderna, inconfondibile, tutto completa uno sforzo artistico necessario e vivo in grado di descrivere - e riscrivere - l'identità dello spazio dei quattro musicisti. La teatralità della musica selezionata, la presenza di elementi di movimento e di umore, parla, nella visione artistica dello specifico di un luogo. “Rondo alla Munchhausen” e “Balkan Tango with Walking Bass” di Dan Dediu, “Vazer” di E. Doga,, “Toccata” di P. Constantinescu, “Andante” di T. Olah, “Rapsodia I” di G. Enescu..

Costituito nel 2011, il Quartetto Maxim riunisce in una formula innovativa, artisti di primo piano della scena concertistica romena: Horia Maxim (pianoforte), Mihaela Anica (flauto), Fernando Mihalache (fisarmonica) e Sandel Smarandescu (basso). Grazie al repertorio vario e originale e all’insolito mix del suono , sin dal loro concerto di debutto (aprile 2012, nella Sala Radio di Bucarest), il Quartetto Maxim ha si è imposto immediatamente all'attenzione del pubblico con la partecipazione a numerosi eventi culturali nel paese e all'estero. Tra i più importanti ricordiamo i concerti in festival di fama mondiale come "Festspiele Europäische Wochen Passau" (Germania), Festival Internazionale "George Enescu" (tour nazionale) e "The Israel Festival" (Gerusalemme). Con forti radici nel mondo della musica classica, i quattro interpreti spingono gli amanti della musica a viaggiare sia all'interno che all'esterno dei suoi confini, attraverso la trasfigurazione permanente e il disinvolto di alcune delle creazioni musicali più importanti e popolari - al punto in cui questa nuova visione del suono diventa semplicemente marchio del quartetto. E questo marchio significa il piacere di suonare, il suono inconfondibile e il gusto per la perfezione strumentale. Considerato come uno dei più preziosi pianisti romeni del momento, MAXIM HORIA svolge un'intensa attività concertistica - sia in Romania che all'estero. Musicista di grande talento, la flautista MIHAELA ANICA ha acquisito una ricca esperienza artistica in Francia e in Austria, i paesi in cui vive da quindici anni. FERNANDO MIHALACHE è uno dei pochi artisti romeni della fisarmonica che è riuscito a entrare nelle sale da concerto, sia in produzioni musicali o di jazz, come anche da camera. Il bassista Sandel Smarandescu ha accumulato negli anni, quale membro di alcuni famosi ensemble orchestrali, come la Filarmonica “George Enescu “, Osaka Symphony Orchestra (Giappone) e Suwon Symphony Orchestra (Corea del Sud), un'esperienza impressionante nella musica sinfonica e da camera.

Ingresso libero
 
Martedì 11 aprile 2017, ore 19.00
Accademia di Romania, Biblioteca

Timea VARGA
(presentazione dei risultati della ricerca)

Martedì, 11 aprile 2017, ore 19.00
Biblioteca, Accademia di Romania
Piazza Jose de San Martin, 1, Roma

Dormire per guarire:
il rituale dell’incubazione nei templi di Esculapiodella parte orientale dell’Impero Romano

Laureata nel 2012 in Archeologia presso l’Università “Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca, con una tesi di laurea sulla medicina nella Dacia preromana, la dott.ssa Varga ha conseguito presso il medesimo Ateneola laurea magistrale in Archeologia e Studi Classici, scrivendo una tesi sui culti salutiferi della Dacia romana.
Attualmente è dottoranda di ricerca presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca con una tesi che riguarda la medicina nella Dacia romana, concentrandosi in particolare sui limiti esistenti tra la medicina razionale, la magia e l’intervento divino nella guarigione.

Borsista presso l’Accademia di Romania a Roma (ottobre 2016 – marzo 2017), con il progetto Hypnos ed il rituale dell’incubazione nei templi di Esculapio nella parte orientale dell’Impero Romano, la dott.sa Varga si ha proposto di tracciare la coreografia del rituale nell’epoca romana, di stabilire un modello nella sua disposizione spaziale e di identificare schemi iconografici o formule epigrafiche che possono svolgere il ruolo di metafore per il rituale dell’incubazione.

Conferenza in lingua romena

 

 
Lunedì 3 aprile 2017, ore 17.00
Reale Istituto Neerlandese, Via Omero, 12, Roma

 

 

 
Martedì, 4 aprile 2017, ore 18,30
Accademia di Romania, Biblioteca

 

 

 

Mercoledì, 5 aprile 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala Concerti

Classic meets Jazz meets Folk

Duo
Andreea Chira - flauto /
Adrian Gaspar - pianoforte

Mercoledì - 5 aprile, 2017,
ore 18.30
Accademia di Romania,
Sala Concerti

Piazza Jose de San Martin, 1, Roma

 

Promosso e organizzato dall'Accademia di Romania in Roma
in collaborazione con il
Forum Austriaco di Cultura a Roma e
Associazione Soccio-Culturale Vocea Românilor

Programma:

Claude Debussy – Syrinx
Tradizionale turca- Gözüm
Tamar Pinarbasi - Crosswinds
Tradizionale bulgara - Kopanica
Adrian Gaspar - BulgaRhythMix
Tradizionale romeno - Doina Olteneasca
Tradizionale romeno - Hora ca la Caval
Vladimir Cosma - Le Grand Blond
Grigoras Dinicu - Hora Martisorului
Tradizionale romeno– Sârba lui Pompieru
Tradizionale romeno - Am o mandra mititica
Tradizionale romeno– Spoitoreasa
Grigoras Dinicu – Hora Staccato
C.Ph. Satamitz - Flötenkonzert - 1. Satz
J.S. Bach - Badinerie
J.S. Arban - Karneval in Venedig
A.C. Jobim – The Girl from Ipamena
C. Parker – Donna Lee
C. Parker – Au privave
C. Corea - Spain
D. A Robles – El condor che passa
J. Last – Lonely Sheperd
H. Wolinski – Ain’t Nobody
L.L.T. Svensson Zachrisson – I Follow Rivers
C. Harris – How Deep Is Your Love

L'idea del " Classic meets Jazz meets Folk " è quello di presentare diversi stili musicali suonati al flauto e pianoforte. Musica classica, jazz e folklore rappresenta il flauto moderno e le sue qualità tecniche interpretative.

Andreea Chira è una giovane di talento nata a Bucarest. Ha collaborato nel corso degli anni, con l'Orchestre Giovanili: “Doina Dunarii”, “Doina Bucuresti” e “Românasul”, ha sostenuto concerti in Corea, Portogallo, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Italia, Turchia, Germania, Serbia e Austria. Nei produzioni musicali “Hundertwasser” e “Sisi – die Seele eine Kaiserin”, Andreea Chira ha collaborato con musicisti austriaci e ha dato spettacoli in Pygmalion Theater, Staatstheater Bamberg, Freistadt e Schweinfurt. All'invito dell'Ambasciata Romena a Vienna, ha partecipato a “Sarbatoarea Martisorului” e per Giornata Nazionale della Romania, 1 dicembre 2014, è stata onorata di rappresentare la Romania nella capitale austriaca, in un concerto di flauto e pianoforte insieme con Rolan Baumgartner compositore austriaco, organizzato in collaborazione con Adrian Hollaender.

Adrian Gaspar è un giovane pianista, compositore e arrangiatore, che è attivo nel campo della musica jazz, gipsy e world music. È un viaggiatore attraverso varie sfere del suono, segue senza fare cambiamenti la sua via e unisce nella sua musica diverse culture e generi musicali. Adrian Gaspar ha sostenuto concerti assieme molti musicisti di notorieta come: Thomas Ganch (Mnozil Brass), Alegre Correa, Lucian Nagy, Oscar Anatoli, Martin Lubenov, Georg Breinschmid, Franz Hautzinger, Tom Reinbrecht, Klaus Dickbauer, Robert Bachner, Nicolas Simon, TheodoreCoresi, Jose Arean, Wauwau Adler, Diknu Schneeberger.

Ingresso libero
 

Venerdì, 24 marzo 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Biblioteca


Presentazione del libro

 

ZERO POSITIVO

di Cristina Marginean Cocis

 

 

 

Dopo numerose presentazioni avvenute nel nord Italia il romanzo autobiografico Zero positivo (Gaspari Editore, Udine, 2016) di Cristina Marginean Cocis approda a Roma nella splendida cornice della Biblioteca dell’Accademia di Romania in Roma.
La giovane donna di questo romanzo autobiografico trova la forza di combattere l’oscuro male che si è annidato nel suo sangue in nome della vita che porta in grembo. Viene aiutata dal riemergere dei ricordi di un padre molto amato e che, durante la dittatura di Ceausescu, aveva saputo proteggere la propria famiglia dalle violenze e dai soprusi.
Una storia vera, una storia forte, una storia a lieto fine. Un percorso che piano piano cresce in intensità, energia e luce: un messaggio che acquista man mano sempre maggior potenza fino a diventare un liberatorio inno alla vita.
Cristina Marginean Cocis nasce a Timisoara (Romania) nel 1976, è sposa e madre di due meravigliosi figli. Sin da piccola ha avuto la passione per l’insegnamento, sognando di diventare maestra, sogno che, in un crescendo di ostacoli da superare, è riuscita a realizzare pienamente in Italia. Nel 2001 segue il marito, sacerdote cattolico di rito bizantino, mandato in missione in Italia. Il suo primo romanzo nasce da un’esperienza molto forte di una malattia fulminante che mette a rischio la vita sua e quella del secondogenito durante la gravidanza al quinto mese. Amando da piccola la lettura e il mondo dei libri, trova nella scrittura la forza per scavare dentro di sé, per far risalire in prospettiva positiva, le paure, le ombre e la felicità dell’infanzia.

Intervengono: Gabriella Molcsan e Armando Santarelli (scrittore)
Sarà presente l’autrice.
Letture a cura della Compagnia Progetto Miniera (www.progettominiera.it)
Ideazione nello spazio scenico di Thomas Otto Zinzi.

 

Martedì, 21 marzo 2017, ore 19.30
Accademia d'Ungheria, Via Julia, 1, Roma

 

Denisa COMÃNESCU

 

Poetessa, editrice e traduttrice,
Denisa Comãnescu ha seguito la Facoltà di Lettere dell'Università di Bucarest, prendendo la laurea in rumeno e in inglese. Considerata una dei più importanti editori di letteratura straniera in Romania, è direttrice generale della Casa Editrice Humanitas Fiction, Bucarest. È membro dell'Unione dei Scrittori Romeni dal 1986, e dal 1990 membro del Centro PEN Romeno, (tra il 1990-2004 è stata segretario generale); membro del consiglio della Fondazione Culturale Irlanda-Romania dal 2002; membro del Parlamento Culturale Europeo (ECP) del 2006.

 

Poetessa di marca della Generazione ‘80, è l'autrice di cinque volumi di poesia: Izgonirea din paradis/ Cacciata dal Paradiso, Casa Editrice Cartea Româneasca, Bucarest, 1978 (Premio per Debutto dell'Unione Scrittori della Romania); Cutitul de argint/ Il Coltello d’argento Casa Editrice Eminescu, Bucarest, 1983; Barca pe valuri/ La barca sulle onde, Casa Editrice Cartea Româneasca, Bucarest, 1987; Urma de foc/ Traccia di fuoco, con una postfazione di Mircea Ivanescu, Casa Editrice Axa, Boto?ani, 1999 (Premio del Festival Internazionale della Poesia di Oradea 1999, Premio di Poesia della rivista Tomis, 1999); Acum biografia de-atunci/ Ora la biografia d’allora, Casa Editrice Eminescu, Bucarest, 2000. Un audiobook con lo stesso titolo, che contiene una selezione delle sue poesie, lette dall'auttrice è apparso nel 2008 alla Casa Editrice Humanitas Multimedia. I suoi volumi hanno goduto di ottime recensioni da parte della critica. Libri pubblicati all'estero: in Svezia, tradotto da Dan Shafran, il volume Glädje försoning utan, Förlags ab Gondolin, Stehag, 1999; in Spagna, tradotto da Joaquín Garriga, volume bilingue Regreso del exilio, AdamaRamada Ediciones, Madrid, 2008; in Italia, il volume bilingue Ritorno dall'esilio, Transeuropa 2015, tradotto da Mihai Banciu e Bruno Mazzoni, che firma anche la postfazione del libro. Selezioni delle sue poesie sono apparse in antologie, in oltre 15 paesi (negli Stati Uniti - tre antologie di riferimento della poesia romena contemporanea, in Svezia - tre antologie, in Inghilterra - tre antologie, poi, in Francia, Germania Finlandia, Portogallo, Grecia, Canada, Catalogna, Polonia, Macedonia, Turchia, Ungheria, ecc.

Per scaricare la rivista click qui: EUNIC_2017

 
15 - 19 maggio 2017
Accademia di Romania, Sala Concerti

Nel periodo 15 -19 maggio 2017,
Accademia Musicale Mediterranea e l'Accademia di Romania in Roma
organizzano
International Music Competition for Youth “Dinu Lipatti”/
Concorso Internazionale di Musica per Giovani "Dinu Lipatti".

Per maggiori informazioni e iscrizioni scarica il regolamento di concorso:
Regolamento2017

 

 
Martedì 14 marzo 2017, ore 18.00
Accademia di Romania, Biblioteca

Ana-Maria RÃDUCAN

Tra filosofia e mistica – le élites bizantine dell’XI secolo
(presentazione dei risultati della ricerca)

Invited guest - Raffaele Guerra, Phd,Universita degli Studi di Salerno

Ana-Maria Raducan consegue nel 2009 la laurea in filologia classica presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest, un master in studi medievali nel 2011 e il dottorato di ricerca in filologia presso il medesimo Ateneo, nel 2015. Dal novembre 2015 è ricercatrice associata presso Il Centro francofonoregionale di Ricerca Avanzata in Scienze Sociali (CEREFREA Villa Noël), Università di Bucarest.

Il progetto di ricerca che sviluppa a Roma è dedicato all’influsso che filosofi e mistici bizantini hanno avuto nella creazione di un’identità elitaria. I principali personaggi che fanno oggetto di studio sono Simeone il Nuovo Teologo e il suo discepolo, Niceta Stethatos, il filosofo Michele Psellos e il patriarca Michele Kelularios. La ricerca si concentra su alcune problematiche chiave: cosa vuol dire essere filosofo e mistico nel periodo medio bizantino, quali sono i rapporti che si tessono tra loro e quali sono gli elementi politici, sociali e letterari di definizione e di negoziazione di quest’identità.

 

 
Lunedì 13 marzo 2017, ore 17.00
Istituto Svedese di Studi classici, Via Omero, 14, Roma

Incontri dell'Associazione Internazionale di Archeologia Classica

 

 

Giovedì, 9 marzo 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala esposizioni, Viale delle Belle Arti 110


Mostra personale di pittura

 

MUTAREA

Omaggio a Constantin Brancusi

di Cristina LEFTER

 

 

A cura di Vera Agosti

 

L'Accademia di Romania in Roma, in collaborazione con l'Ambasciata rumena, è lieta di ospitare presso la sua grande sala espositiva la personale "Mutarea" di Cristina Lefter, a cura di Vera Agosti, dal 10 al 21 marzo 2017. Il titolo in rumeno significa "in movimento" e proprio dinamiche, in divenire, appaiono le forme create dall'artista, utilizzando soltanto il colore, tramite un uso sapiente della tecnica del dripping di pollockiana memoria, che si fa più prossimo alla figurazione, in modo lirico e opportunamente calibrato. Così i rivoli di smalto danno origine a una foresta incantata e tra gli intrichi dei rami degli alberi si può scorgere un volto conosciuto. La pittrice stessa ha vissuto un'esistenza in movimento, dalla nativa Repubblica Moldava alla Romania per gli studi d'arte, dove ha acquisito la cittadinanza, quindi in Italia per la sua carriera di pittrice. E’ una colorista appassionata: ha scoperto le caratteristiche salienti di ogni tinta, conosce come i pigmenti reagiscono tra loro e come si comportano per ottenere effetti alchemici, ora delicati, ora psichedelici. In mostra oltre 20 tele: immagini della natura, boschi, giardini, ninfee, paesaggi innevati, in un tripudio di tinte che ricorda l'acceso cromatismo del folklore rumeno. Infine, la grande installazione dipinta Omaggio a Constantin Brâncusi, che si ispira alla sua opera il Tavolo del silenzio, a cui sono idealmente invitati dalla Lefter celebri personalità rumene, artisti, intellettuali, studiosi e professionisti. Ecco allora per ogni seduta, il ritratto del medico Nicolae Paulescu, il filosofo e antropologo Mircea Eliade, il filosofo Emil Cioran, la cantante Maria Tanase, il poeta e scrittore Mihai Eminescu, il musicista, compositore e direttore d'orchestra George Enescu e sul tavolo stesso l'amato viso di Constantin Brâncusi.

Cristina Lefter nasce il 27 aprile 1976 a Telenesti in Moldavia. Fin da bambina dimostra una grande propensione e sicuro interesse per la bellezza. A 10 anni frequenta una scuola di pittura, quindi il liceo artistico Octav Bancila di Iasi in Romania e l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Con ottimi risultati, supera la selezione e viene ammessa all’Unione degli Artisti Plastici rumeni. Nel 2002 si trasferisce in Italia esponendo in spazi pubblici le sue opere che vengono notate da galleristi (per esempio Cappelletti e Obraz di Milano, Spagnoli di Firenze) appassionati e collezionisti d’arte. Nel 2015 espone al Padiglione rumeno dell'Expo.

Dal 10 al 21 Marzo 2017
Orari: Martedì - Domenica 15:00 - 19:30
Tel.: 331.492.65.05

 

Giovedi, 23 febbraio, 2017, ore 16.30
Accademia di Romania, Sala Conferenze

 

Mercoledì, 8 febbraio 2017, ore 16.00
Accademia di Romania, Sala esposizioni


Mostra personale del maestro

 

VERDIROSI

 

 

 

 

Umberto Verdirosi nato in Piemonte e vive a Roma. Pittore, scultore, attore e poeta.
Le sue opere si trovano in tutta Europa e in America, dal Canada alla Florida, dalla Nuova Zelanda all’Australia. Ha esposto all’Export Art di New York, a Miami e a Sarasota (Florida) e in quasi tutte le città italiane. Ha avuto gallerie a Fiuggi, Chianciano, Spoleto, Assisi. Ha un suo studio-mostra permanente a Orvieto e a Roma, con molteplici presentazioni ai colleghi pittori.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dal 8 al 21 febbraio 2017 nella Sala Esposizioni dell’Accademia di Romania, Viale delle Belle Arti, 110. Ingresso libero.
Orari: dalle 15,00 alle 19,30 (anche festivi). Ingresso libero.

 

Domenica, 5 febbraio 2017, ore 17.30
Accademia di Romania, Sala Concerti

 

L’Ambasciata della Romania in Repubblica Italiana,
e l’Accademia di Romania

con il sostegno
dell'Ambasciata di Romania presso la Santa Sede e
della Federazione Italiana delle Amicizie Ebreo-Cristiane

vi Invitano alla

Presentazione del libro

LA SALVEZZA DONATA
Il Sacramentum e la Mitzvà

Casa Editrice Belforte

Autore Don Cristian Virgil Bulai

Domenica 5 febbraio 2017, ore 17,30
Accademia di Romania
Sala Concerti
Piazza José de San Martin, 1, Roma

 


La presentazione fa parte della serie di eventi organizzati dalla presidenza romena dell'Alleanza Internazionale per la Memoria dell'Olocausto (IHRA).

In programma

Canto sinagogale – Maurizio Di Veroli
Accademia di Romania - messaggio di benvenuto
Il saluto della S.E. George Gabriel Bologan–
L'ambasciatore della Romania in Repubblica Italiana
Adrian Theodor Vasilache -
F. Mendelssohn Bartholdy, “Lieder ohne Worte” op.67: nr 1,3,4 - pianoforte
Momento di silenzio in memoria delle vittime delle guere nel mondo
S.E. Liviu-Petru Zapârtan -
L'ambasciatore della Romania presso la Santa Sede
Marco Cassuto Morselli, Vice-presidente dell’amicizia ebraico cristiana di Roma
Adrian Theodor Vasilache -
B. Galuppi – Sonata in Do maggiore - pianoforte
Rav Jakov di Segni -
Direttore dell'Ufficio Rabinico di Roma
Don Cristian Bulai -
l'autore
Dr. Guido Guastalla –
Direttore della Casa Editrice Belforte
Adrian Theodor Vasilache -
G. Enescu – Bourrèe della Suite op. 10 in Re maggiore - pianoforte
Moderatore dottor Roberto Olla
Proiezione del film "Si lespezile vorbesc... / Anche le lapidi parlano...".

L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

 

Giovedì, 2 febbraio 2017, ore 17.00
Accademia di Romania

 

Conferenza e dibattito

Alexandra Vranceanu


Accademia di Romania in Roma
/Universitatea Bucuresti

 

I motivi di una scelta:
Guazzo e il “Prencipe di Valacchia”
come modello morale per la corte

 

Giovedì 2 febbraio 2017,ore 17
Accademia di Romania
Piazza José de San Martin 1

Con la partecipazione di:
Luisa Valmarin (Università di Roma “La Sapienza”)
Amedeo Quondam (Università di Roma “La Sapienza”)
Angela Tarantino (Università di Roma “La Sapienza”)
Pasquale Stoppelli (Università di Roma “La Sapienza”)
Angelo Pagliardini (Universität Innsbruck)

Nel 1586 l’umanista Stefano Guazzo pubblica a Venezia il trattato Dialoghi piacevoli, in cui dedica ampio spazio a PetruCercel, “Prencipe della Valacchia Maggiore”. Cercel, che regna sulla Valacchia frail 1583 e il 1585, diventa per Guazzo il punto di partenza per una discussione sulle qualità ideali di un principe. Come si spiega tale scelta di un valacco, ortodosso e vassallo dell’Impero Ottomano? La risposta va cercata sia in riferimento ai trattati e alla poesia del Rinascimento che ad alcune testimonianze storiche inedite o poco note. Il rapporto fra questi due umanisti è fondamentale per stabilire l’antichità e la profondità delle relazioni fra gli stati romeni e quelli italiani.

Alexandra Vranceanu è professore associato di letteratura comparatapresso Università di Bucarest. Ha insegnato lingua, letteratura e cultura romena in università francesi (Saint-Etienne) e italiane (Padova). Si occupa della relazione fra letteratura romena e letteratura europea, di letteratura dell’esilio e di retorica letteraria. Ha pubblicato più volumi, fra cui Meridiani della Migrazioneda Ureche a Cioran (2012) e ha curato le edizioni degli atti di più convegni, che ha anche organizzato. Attualmente è borsista “Vasile Pârvan”all’Accademia di Romania in Roma, con una ricerca dal titolo Il mito dell’Italia nella cultura romena.

 

Martedì, 17 gennaio 2017, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala conferenze


Giornata della cultura romena

 

Eminescu - tra l'umanità e l'assoluto

 

 

 

Discorso di apetura:
S.E. Signor George Gabriel BOLOGAN
Ambasciatore di Romania nella Repubblica Italiana

S.E. Prof.univ.dr. Liviu-Petru Zapartan
Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta

In occasione dell’anniversario della nascita del poeta nazionale romeno Mihai Eminescu (15 gennaio 1850), nella Sala Conferenze dell'Accademia di Romania in Roma avrà luogo una conferenza "La visione politica di Mihai Eminescu" tenuta da S.E. Prof.univ.dr. Liviu-Petru Zapartan, Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta e una conferenza sulla vita e le opere del poeta nazionale, tenuta dalla Prof.ssa Nicoleta Nesu (Università “Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca, Romania /Sapienza Università di Roma).
A seguire un recital di poesie, presentato dagli studenti Lega degli Studenti Romeni all’Estero (LSRS) - Italia e un momento artistico sui versi del grande poeta nazionale presentato dal gruppo Arpeggio & Roua, con l’accompagnamento al pianoforte della M. Daria Trofanchouk.

La Lega degli Studenti Romeni all’Estero (LSRS) è un’associazione non-profit, a carattere non politico e non religioso, formata da studenti romeni che studiano in Italia. La sua attività consiste sia in iniziative proprie, che nel coinvolgimento in vari progetti in cui la lega collabora come partner, realizzati da associazioni romene che si trovano in Italia, Romania, e non solo. Inoltre, i membri partecipano regolarmente ad eventi organizzati dalle istituzioni romene in Italia, in modo da essere sempre aggiornati sulle novità riguardanti il nostro paese.

Arpeggio & Roua nasce nel 2015 dall’idea comune di diffondere l’arte musicale romena rielaborando elementi di puro folclore. Ha collezionato collaborazioni prestigiose con artisti romeni e moldavi (Ducu Bertzi, Fuego, Zinaida Julea) e ha portato la musica romena nel cuore di Roma (Festival dell’Avvento, MartisoRoma 2016, Festival Propatria). Numerose le esibizioni in Accademia di Romania (Ziua Iei, Un pic de Romanie, o poveste de iarna, Poveste de mai, Confluenze musicali, Ritrovando Brancusi). Nel curriculum anche due esibizioni ad ExpoMilano 2015 e la partecipazione al festival internazionale dei cori “Ioan D. Chirescu” (Romania, 2016).

Ingresso libero.

 

19-20 gennaio
Istituto Storico Italiano per il Medio Evo - Roma, Piazza dell'Orologio, 4